“Un orologio? Tra smartphone e videogiochi?!”
Probabilmente è la domanda che molti di voi si staranno facendo leggendo il titolo di questo articolo. Tranquilli: non sono impazzito e non ho cambiato tema dall’oggi al domani. La verità è che tutto è iniziato con un regalo inaspettato: un caro amico, dalla Cina, mi ha inviato un Seakoss 1963 (qui trovate il suo store).
Da neofita totale in materia di orologi meccanici, mi sono ritrovato incuriosito da questo cronografo dal fascino vintage. E come spesso mi accade quando qualcosa cattura la mia attenzione, ho iniziato a fare ricerche: volevo capire cosa avessi davvero tra le mani, da dove provenisse quel design così particolare e quale fosse la storia dietro il nome “1963”.
Quello che ho scoperto mi ha sorpreso, e credo possa incuriosire anche chi, come me fino a pochi giorni fa, non ha mai approfondito il mondo dell’orologeria. Questo articolo non è una recensione tecnica, ma il racconto di un piccolo viaggio alla scoperta del Seakoss 1963 e del contesto storico che lo ha ispirato.
