Chi mi segue da un po’ sa che il mio primo amore videoludico sono state le avventure punta e clicca. Ho iniziato con i grandi classici LucasArts: Monkey Island, Grim Fandango, Full Throttle, Day of the Tentacle. E ogni volta che spunta fuori un nuovo progetto che prova a riportare quella magia, non posso fare a meno di drizzare le orecchie.

Così è stato con Ghost Haunting, il nuovo titolo annunciato da Daedalic Entertainment e Three Headed Monkey Studios. Bastano poche immagini per capire dove vuole andare a parare: un mix di pixel art disegnata a mano, umorismo macabro ma leggero, e soprattutto quel gusto retrò che riesce subito a riportarti indietro nel tempo, quando l’unico problema era risolvere un enigma improbabile con un pollo di gomma.Ghost Haunting:

Gigi, demoni parlanti e nonni cacciatori di fantasmi

In Ghost Haunting si vestono i panni di Gigi, una bambina di appena otto anni che durante una vacanza scopre che suo nonno, apparentemente solo un vecchietto brontolone, è in realtà un cacciatore di fantasmi. E qui parte l’avventura: Gigi non ci pensa due volte e decide di fare qualcosa che probabilmente farebbe anche Guybrush Threepwood… riportare in vita la nonna defunta, con l’aiuto di un demone-pipistrello parlante che si fa chiamare Baron Butt(er)nut.

Da lì in poi, si va verso il classico del genere: puzzle strambi, situazioni al limite del nonsense, gag continue e una carrellata di personaggi fuori di testa, dai gargoyle sindacalizzati agli zombie “un quarto morti”. Insomma, tutto quello che uno come me sogna quando sente parlare di “punta e clicca classico”.

Ghost Haunting

Classico sì, ma senza frustrazione

Il team di Three Headed Monkey Studios – nome che già da solo è tutta una dichiarazione d’amore al genere – ha messo in chiaro che Ghost Haunting vuole recuperare lo spirito delle vecchie glorie senza però quelle rigidità che oggi sarebbero intollerabili. E quindi spazio a:

  • hotspot evidenziati,

  • sistema di suggerimenti interno,

  • viaggi rapidi,

  • e una promettente “garanzia di non restare bloccati”.

In pratica tutto ciò che serviva ai nostri giovani sé negli anni ‘90.

Ghost Haunting

La nuova generazione dell’avventura grafica?

Sarà il primo videogioco di Three Headed Monkey Studios, ma dietro ci sono anni di esperienza nel campo del cinema e dello storytelling visivo, e la supervisione di Daedalic, che nel panorama indie ha già dato prova di saperci fare con avventure originali e ben scritte.

Personalmente, non vedo l’ora di metterci mano. Non tanto perché mi aspetto il nuovo Grim Fandango, ma perché Ghost Haunting sembra avere quella combinazione perfetta tra umorismo, atmosfera rilassata e storie più intime, che trovo sempre più piacevole da giocare oggi, lontano dai ritmi serrati di altri generi.

Il gioco è già in wishlist su Steam e l’uscita dovrebbe arrivare nei prossimi mesi. Intanto, se come me siete cresciuti a colpi di enigmi surreali e battute metanarrative… probabilmente vale la pena tenerlo d’occhio.

L’articolo Ghost Haunting: la nuova avventura punta e clicca anni ‘90 proviene da Evosmart.it.

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