Era da tempo che non provavo un top di gamma di OPPO. Oggi, però, a ben 4 anni di distanza dal primo Find X, sono pronto a raccontarvi di OPPO Find X5 Pro, della sua innata eleganza, dei suoi punti di forza e delle sue pochissime défaillance, che sono da considerarsi tali solo prendendo in esame il suo segmento di appartenenza.
Design, Costruzione & Materiali
Gli smartphone bianchi non mi piacciono. Gli smartphone “lucidi” o “specchiati” nemmeno. Ma porca miseria OPPO Find X5 Pro è lo smartphone più elegante di quest’anno. Le curvature del retro, del display, del camera bump, il feeling al tatto della ceramica, tutto restituisce una sensazione di solidità ed estrema raffinatezza.
E se il retro è protetto dalla ceramica, il display può contare su un Gorilla Glass 7 Victus e tutto l’insieme possiede la certificazione IP68.
Certificazione IP68: Totalmente protetto contro l’ingresso di polvere, sabbia e in generale qualsiasi corpo solido di piccole dimensioni. Resistenza all’immersione fino a 1.5m per 30 minuti.
Probabilmente se ci fosse stata una versione in vetro satinato come OPPO Find X5 l’avrei preferita, ma anche così non si può non notare la cura maniacale di ogni dettaglio, soprattutto della fotocamera posteriore: è semplicemente impressionante ed unica nel suo genere.
73.9 X 163.7 X 8.5 mm per 218 grammi
Le dimensioni restano importanti, così come quelle dei suoi competitor, ma è davvero comodo da impugnare e, inoltre, nonostante sia lucido, questa colorazione bianca riesce a “nascondere” le impronte, che si rivelano solamente guardandolo in controluce.

Display, Audio e Multimedialità
Lo schermo curvo di OPPO Find X5 Pro è un pannello AMOLED LTPO2 da 6.70″ a 10bit con risoluzione FHD+ (2412×1080) o QHD+ (3216×1440), con refresh rate adattivo fino a 120Hz, HDR10+ ed una luminosità di picco di 1300 nits (800 con modalità automatica). In pratica, lo stesso pannello di OnePlus 10 Pro.
La Frequenza di aggiornamento adattiva è gestita da un semplice menu con due opzioni, standard e alta. Standard imposta il refresh rate a 60Hz mentre alta gli consente di arrivare fino a 120. Entrambe le modalità utilizzano lo switch-down automatico a qualsiasi valore che il software ritenga più opportuno, in base all’app, al contenuto o all’attività svolta.
La frequenza di aggiornamento minima dipende dal livello di luminosità dello schermo. 1Hz è visibile quando il telefono è “fermo” (anche per pochissimi istanti), ma con valori massimi (o quasi) di luminosità. Appena al di sotto arriva a 5Hz e poi i 10Hz. A livelli di luminosità molto bassi, invece, rimane a 120Hz.
Ad esempio, i browser tendono a rimanere a 60Hz se vengono visualizzati contenuti in movimento, ma scendono al minimo per pagine statiche o quando rimangono inattivi (mentre si legge un articolo, ad esempio). Per quanto riguarda i giochi, invece, sembrano essere limitati a 60Hz).

Ci sono 4 modalità di colore disponibili: vivace, naturale, cinematografico e brillante. La prima è la modalità predefinita all’accensione, che restituisce colori molto vividi, proprio come la modalità “brillante”. Le altre due sono quelle più “neutre”, naturali, ed alla fine la mia scelta è ricaduta sulla modalità cinematografica.
Quando si tratta di contenuti multimediali OPPO Find X5 Pro offre quanto di meglio ci sia in giro. L’HDR funziona bene sia sui principali servizi di streaming che YouTube e, naturalmente, è presente la certificazione Widevine L1 per lo streaming in FullHD.
Widevine: è una tecnologia proprietaria di gestione dei diritti digitali (DRM) di Google. Fornisce principalmente un modulo di decrittografia dei contenuti (CDM) come client per Google Chrome e altri browser e dispositivi. Può essere utilizzato gratuitamente dai fornitori di contenuti e come tale non addebita alcun costo per la generazione di licenze o l’integrazione del dispositivo.
Il Widevine L1 rappresenta il massimo livello di protezione, senza alcuna restrizione di risoluzione o HDR. Sia la crittografia che le operazioni di elaborazione dei media si verificano in un ambiente di esecuzione attendibile (TEE).
Wikipedia
Passando all’audio, non mancano i due speaker stereo. Uno in basso e l’altro nella capsula auricolare. Non hanno lo stesso potenza ma in tandem lavorano bene. Il volume è bello alto, forse tra i più alti che ho provato finora ma, volendo fare lo schizzinoso, rispetto ad altre soluzioni forse la spazialità è leggermente inferiore.
Dopo tutti questi complimenti, però, è arrivato il momento del pelo nell’uovo, per quelli che proprio hanno bisogno di questo dato e sono in dubbio tra i vari top di gamma. OPPO Find X5 Pro non è il più “luminoso”: i suoi compagni di gioco, infatti, riescono a salire tra i 900 ed i 1200 nits. Ma se lo sceglierete non preoccupatevi, riuscirete ad utilizzarlo in ogni contesto senza alcun problema.

Hardware, Gaming & Benchmark
Lo Snapdragon 8 Gen 1 è il System-on-a-Chip in carica, con una CPU octa-core a 4nm composta da 1 core Cortex-X2 a 3GHz per i task più intensi, 3 Cortex-A710 a 2.40GHz e 4 Cortex-A510 a 1.70GHz per i task meno intensi. La GPU, invece, è una Adreno 730. La variante in mio possesso è quella con 12 GB di RAM LPDDR5 e 256 GB di memoria non espandibile UFS 3.1.
Le performance sono ottime, complice anche il sistema operativo molto leggero e senza particolari fronzoli. Tutto viene gestito come ci si aspetta da uno smartphone del genere, anche come temperature, che senza i 35° estivi riescono a rimanere stabili quasi durante tutte le operazioni.
Durante il gaming salgono sempre fino ai 45 gradi, almeno con giochi a la Genshin Impact, altrimenti siamo sui 42 con Call of Duty. In generale, però, in queste situazioni a diventare più calda è la zona della fotocamera, mentre il “corpo” dello smartphone rimane tiepido.

Nel test per il throttling della CPU che uso solitamente (da 60 minuti), OPPO Find X5 Pro si è comportato bene. Non è mai sceso sotto il 72%, con una media di circa l’80% e con soli due picchi non molto significativi.
Evidentemente OPPO ha preferito un approccio più conservativo per limitare i consumi e le temperature dello Snap 8 Gen 1, e vi dirò, siccome va più che bene e questo non è propriamente uno smartphone da “gaming”, è una scelta che non posso che apprezzare.
Anche in 3D Mark ha raggiunto risultati comparabili agli altri top di gamma e, proprio come gli altri, la stabilità delle performance è circa del 50%.
N.B. Questi benchmark non rappresentano un utilizzo reale, perché nessuna app o gioco utilizzerà mai il 100% delle risorse disponibili, ma sono un buon metro di paragone per confrontare gli smartphone durante un utilizzo forzato sotto le stesse condizioni.
Non possiamo non menzionare l’eccellente feedback tattile, che OPPO chiama “O-Haptics“. È possibile impostarlo su due livelli, “nitido” e “delicato”. Sono poi disponibili vari tipi di vibrazione associabili a diversi contatti della rubrica, funzionalità particolarmente utile a chi utilizza spesso la vibrazione invece della suoneria.

Connettività
OPPO Find X5 Pro offre un profilo connettività completo quasi del tutto, nel senso che le caratteristiche di base ci sono tutte. A mancare sono quelle finezze che però troviamo su alcuni competitor, come il sensore infrarossi (presente, ad esempio, su Xiaomi 12 Pro, Honor Magic 4 Pro e VIVO X80 Pro) e l’uscita video per una possibile modalità desktop. Non servono a tutti, ma se vi interessassero, qui non ci sono.
Molto interessante è la presenza di ben 7 antenne lungo tutto il frame, che migliorano ricezione e connettività, coadiuvate anche dal software, che decide quali utilizzare a seconda di come terremo in mano lo smartphone. Di questo sistema ne beneficia anche l’NFC, che riesce ad attivarsi sfiorando altri dispositivi con tutta la metà superiore dello smartphone.

Software & App
OPPO Find X5 Pro monta la ColorOS 12.1 basata su Android 12 (e a breve dovrebbe arrivare la 13 basata su Android 13), con major update garantiti per 3 anni.
Se avete utilizzato uno smartphone realme o OnePlus ultimamente, vi sentirete a casa. I tre sistemi operativi sono praticamente identici nel look e ormai anche nella quasi totalità delle funzioni.
N.B. Molto probabilmente questa decisione fa parte dell’approccio scelto da BBK Electronic (la multinazionale proprietaria delle tre aziende) per lo sviluppo del software. Rendere l’esperienza più snella e “unificata”, infatti, dovrebbe rendere lo sviluppo e gli aggiornamenti molto più semplici da gestire. Una scelta che nel medio-lungo termine potrebbe risultare vincente.
La maggior parte degli elementi dell’interfaccia utente può essere personalizzata tramite l’apposito menu. E parlo di una profonda personalizzazione delle icone, dei colori di sistema, dell’animazione del lettore di impronte, dell’illuminazione dei bordi per le notifiche in arrivo e del display Always-on-Display. È disponibile anche l’app per i temi.

Il sistema consente poi la gestione avanzata delle notifiche nel menu a tendina, come risposte istantanee o altre azioni suggerite.
Nella sezione privacy, invece, c’è un riepilogo di tutte le app che utilizzano i nostri dati, come posizione, fotocamera, microfono, ecc. In questo modo, ad esempio, si potrà fornire una posizione approssimativa alle app invece di quella esatta.
Passiamo quindi alla scheda Caratteristiche Speciali, dove troviamo le “Finestre Flessibili” e la “Barra Laterale Intelligente”, pensate per il multitasking. Le app supportate possono essere aperte in finestre trascinabili e regolabili. A seguire c’è l’avvio rapido, presente già da tempo sui OnePlus è implementata in seguito anche su OPPO e Realme: una volta sbloccato lo schermo, se continuerete a premere il sensore di impronte, sarà possibile scegliere l’app da avviare al volo.
Come vi anticipavo non c’è la modalità desktop ma a nostra disposizione c’è la Multi-Screen Connect. Per utilizzarla è necessario installare un’app sul computer (a sua volta denominata PC Connect) che consente di trascinare e rilasciare file tra i due dispositivi, modificare documenti sul telefono dal PC e ricevere notifiche dal telefono. Il tutto tramite WiFi.

Fotocamere
Scarica le foto in alta risoluzione per poterle esaminare meglio!
OPPO Find X5 Pro ha praticamente lo stesso set di fotocamere del suo predecessore, modelli dei sensori compresi. Quest’anno, però, niente “microscopio”.
- La fotocamera principale è una 50 mega-pixel con sensore SONY IMX766, apertura f/1.7 e distanza focale 25mm. Rispetto all’anno scorso è stata aggiunta una doppia stabilizzazione, che in maniera combinata tra sensore e obiettivo copre 5 assi. Inoltre la focale è passata da 26 a 25mm e l’apertura è passata da f/1.8 a f/1.7.
- La fotocamera periscopica è una 13 mega-pixel con sensore Samsung S5K3M5, apertura f/2.4 e distanza focale 52mm. Non è stabilizzato e fornisce uno zoom ottico 2X e uno zoom digitale che si spinge fino al 20X.
- La fotocamera grandangolare è una 50 mega-pixel con sensore SONY IMX766, apertura f/2.2 e autofocus, così da poter essere utilizzata anche come macro. Qui non abbiamo la stabilizzazione ottica.
- La fotocamera anteriore è una 32 mega-pixel f/2.4 con sensore Sony IMX709, apertura f/2.4 e distanza focale 21mm, molto “larga” anche rispetto ad altri competitor.
Un dettaglio importante riguarda il sensore IMX766 utilizzato per la fotocamera principale e quella ultrawide. É dotato di autofocus omnidirezionale, quindi è sensibile ai cambiamenti di dettaglio sia in direzione orizzontale che verticale ed è capace di tenere la messa a fuoco in maniera affidabile su tutta la superficie del fotogramma inquadrato.

MariSilicon X & Hasselblad
A guidare di nascosto il comparto fotocamere troviamo il MariSilicon X, un chip proprietario che combina un avanzato NPU, un ISP e un’architettura di memoria multilivello, il tutto studiato per l’imaging all’avanguardia.
E non dimentichiamo la collaborazione con Hasselblad, che ha portato su alcuni smartphone dell’azienda la sua tanto acclamata color science, chiamata in questo caso Natural Color Calibration.
App Fotocamera
Nell’app della fotocamera, con i caratteristici accenti arancioni tanto cari ad Hasselblad, sarà possibile passare tra le modalità principali tramite swipe verso sinistra o destra. Quelle aggiuntive sono nel sottomenu “Altro”. Sia modalità Pro che modalità notte sono supportate da tutte e tre le fotocamere. Alla selfie camera, invece, va solo la modalità notte.
La modalità Pro ci darà il controllo dei classici parametri come ISO, esposizione, bilanciamento del bianco, messa a fuoco manuale e velocità dell’otturatore. Sono anche presenti il focus peaking e un comodo istogramma.
Ulteriori opzioni sono poi disponibili nella modalità “Film”, tra cui la stabilizzazione avanzata, HDR, il LOG. Anche questa funziona con tutte e tre le fotocamere.

OPPO Find X5 Pro | Fotocamera Principale
Le immagini restituite della fotocamera principale di Find X5 Pro sono davvero facili da apprezzare. Colori vivaci e attraenti catturano subito l’occhio mentre l’ampia gamma dinamica contribuisce a quell’aspetto “social” molto apprezzato da tanti. Anche i dettagli catturati sono ottimi, con un livello di nitidezza sensibile ma non esagerato. E nel caso in cui vogliate “caricare” ancora di più le foto, basterà cliccare sul pulsante “AI” in alto, che aumenterà ancora di più saturazione e contrasto.
Fotocamera Principale | Foto Serali
Anche in condizioni di scarsa illuminazione le immagini della fotocamera principale sono di alto livello. La modalità notturna agisce in automatico e garantisce un’eccellente gamma dinamica con luci ben contenute e rumore digitale ben gestito.
Modalità Ritratto
I ritratti su Find X5 Pro possono essere catturati con la fotocamera principale o il teleobiettivo. Il rilevamento del soggetto è eccezionale e il livello di sfocatura predefinito è giusto, offrendo risultati molto convincenti e, inoltre, è possibile regolarlo a nostro piacimento. La qualità è ottima con entrambi i sensori, ma in ambienti interni o con scarsa illuminazione il principale rimane superiore.
Modalità “Tripod” (Cavalletto)
La modalità “notte” di Find X5 Pro può essere anche utilizzata in combinazione con la “modalità treppiede”. In questo caso lo scatto richiede 10 secondi per scattare e puoi vedere sullo schermo le diverse esposizioni mentre il telefono le cattura prima di unirle nell’immagine finale.
Si possono notare dei piccoli ma apprezzabili miglioramenti, soprattutto nel caso di foto di paesaggi o, in ogni caso, di soggetti fermi.
OPPO Find X5 Pro | Fotocamera Telescopica 2X
L’unica critica che mi sento di fare al teleobiettivo di Find X5 Pro è che è rimasto lo stesso dell’anno scorso. Lì dove altri competitor hanno fornito zoom da 3.5, 5 e 10X, qui si rimane al 2X. Detto questo, però, gli scatti sono ottimi come bilanciamento, colori e gamma dinamica.
OPPO Find X5 Pro | Ultra-Grandangolare
La riproduzione dei colori mantiene quell’aspetto incisivo che abbiamo già apprezzato sulla fotocamera principale, e anche la gamma dinamica è ottima, sia per una ultrawide che in termini assoluti.
Anche di sera, c’è ben poco da dire. C’è coerenza cromatica, dettaglio e anche l’esposizione rimane corretta, forse giusto un tantino più calda. Come tutte le ultrawide c’è più rumore agli estremi del frame mentre nella parte centrale è tenuto molto meglio a bada, anche se in alcune zone più scure rimane visibile. Nel complesso, però, ottimo lavoro!
Macro
Sia col sensore principale che con quello ultrawide sarà possibile attivare la funziona Macro. Di base si attiverà in automatico non appena ci avvicineremo abbastanza ad un soggetto, ma di può disattivare l’automatismo (almeno io ho preferito così). Gli scatti sono ovviamente di un altro livello rispetto ai soliti sensori macro, ed effettivamente, così può risultare molto più utile.
Le immagini sono buone, anche se possiedono meno dettaglio e nitidezza rispetto alle altre, ma se pensate per la condivisione, ci danno la possibilità di sperimentare nuovi punti di vista senza una perdita importante di qualità
OPPO Find X5 Pro | Selfie
La fotocamera selfie scatta a 32 megapixel e realizza tutto sommato buoni scatti, senza però eccellere particolarmente con i dettagli. La nitidezza è buona, e così esposizione e bilanciamento generali, ma gli scatti, quando spulciati, risultano “morbidelli”. Ottima la lunghezza focale da 21mm, che permette la scelta tra uno scatto più ampio ed uno più ravvicinato.
OPPO Find X5 Pro | Video
Find X5 Pro registra video fino a 4K@60fps con le fotocamere principale e ultrawide. Il teleobiettivo è limitato a 4K@30fps, e sebbene ci sia la possibilità anche di registrare in 4K@60fps, l’immagine verrà presa dal sensore principale, quindi la qualità sarà inferiore. Il perché di questa scelta? Mistero della fede.
La stabilizzazione è disponibile in tutte le modalità ed è sempre attiva. E funziona benissimo in ogni circostanza, senza scatti improvvisi e con riprese belle “morbide”. I video in 4K (ma lo stesso discorso vale per il FullHD) della fotocamera principale di Find X5 Pro sono eccezionali. Ben contrastati, con colori decisamente più naturali rispetto agli scatti, ma piacevoli.
Anche l’ultrawide tiene botta ed i video sono davvero di ottimo livello, tra i migliori che abbia visto uscire da un sensore ultra-grandangolare. La coerenza cromatica non è perfetta rispetto alla principale, con colori un tantino più caldi.
Se proprio devo dirvi una cosa che non mi è piaciuta è che il passaggio tra le fotocamere è possibile fino al 4K@30 fps, ma non a 60fps.

Autonomia
OPPO Find X5 Pro possiede una batteria da 5000mAh, con ricarica SuperVOOC da 80W, per ricaricarlo da 0 a 100 in 40 minuti circa. Non manca all’appello la ricarica wireless a 50W (tramite stand di ricarica proprietario) e quella inversa a 10W.
La batteria è grande, e nella maggior parte dei casi arrivare al tardo pomeriggio o a sera anche con utilizzo medio/intenso non sarà un problema, e credo che questa sia una diretta conseguenza di un approccio abbastanza conservativo alle performance dello Snapdragon. Fintanto che le performance sono adeguate e l’autonomia ne risente in positivo, ben venga.
Come sempre, però, è un top di gamma con un processore che se messo sotto sforzo ciucca energia che è una meraviglia. Se quindi vi piazzate li a giocare, tra le 15 e le 17 dategli una bottarella di un quarto d’ora, così uscite tranquilli la sera.

OPPO Find X5 Pro – Conclusioni
OPPO Find X5 Pro farà felice i suoi possessori, di questo ne sono sicuro.
Ma una concorrenza agguerrita, fuori e dentro casa, gli daranno filo da torcere. Mi sarebbe tanto piaciuto vedere una differenza in più sul comparto fotocamere che, oltre alla stabilizzazione migliorata resta identico all’OPPO Find X5 che ho provato non molto tempo fa. Una telescopica con zoom un po’ più spinto sarebbe stata quasi doverosa e, invece, rimane 2X proprio come l’anno scorso. Lo schermo è ottimo, ma un po’ meno luminoso degli altri top, e non c’è l’uscita video, caratteristica importante per chi è abituato ad utilizzarla.
Per il resto, è uno smartphone fantastico, dalle ottime performance e dall’estetica difficilmente eguagliabile come eleganza e raffinatezza, possiede la certificazione IP68, una ricarica molto rapida e autonomia nella media per il segmento.
Forse la verità è che di svantaggi VERI rispetto ai competitor non ci sono, e che la scelta del “top di gamma”, fanboysmi vari a parte, è diventata una questione di preferenze estetiche e di piccoli dettagli, che possono o meno interessarvi a seconda dell’utente che rappresentate.
Non fatevi fregare dai proclami. “Il miglior telefono dell’anno”, “La migliore fotocamera dell’anno”. Scegliete in base alle vostre esigenze, SEMPRE.
Anche perché, dopotutto, non è nemmeno detto che vi serva un top di gamma.


































































