Ciao uagliù! Torniamo a parlare di realme, e lo facciamo con quella che forse è la sua serie più famosa. Sin dal realme 6 Pro, infatti, la serie numerica è sempre riuscita a fare bene, con un picco rappresentato (secondo me) dal realme 8 pro che, grazie anche alle numerose offerte, si presentava come uno smartphone equilibrato molto competitivo.
Personalmente ho apprezzato a metà le ultime due iterazioni, la 9 e, soprattutto la 10, che qui in Italia è arrivata con il solo modello base, che non aveva particolari scintille. Sarebbe stato interessante il 10 Pro+ che, però, qui da noi non è mai arrivato (ma che possiedo da Dicembre e, prima o poi, ve ne parlerò).
I più informati avranno sicuramente già dato uno sguardo ai realme 11, presentati in Cina a metà maggio. Dei tre modelli disponibili, qui in Italia ne arrivano due: realme 11 Pro 5G e realme 11 Pro+ 5G. Niente modello base, quindi, ma solamente i due fratelli “maggiori”.
Oggi ci concentriamo sul realme 11 Pro 5G che, se da una parte ho accolto con un po’ di freddezza, dall’altra è riuscito a convincermi sotto diversi punti di vista. Al momento in cui scrivo, però, non ne conosco ancora il prezzo, ma manca una settimana circa all’evento italiano e, dopo averlo provato due settimane, sento di poter già avere qualcosa da dire. Per le conclusioni, poi, aspetterò fino all’ultimo minuto (più o meno).
Adesso basta con le chiacchere, cominciamo!

realme 11 Pro 5G – Unboxing, Design & Materiali
L’unboxing è il classico realme. Confezione gialla e dotazione “completa”: Smartphone, cover, pellicola protettiva pre-applicata sul display, caricatore da 67W, manualistica e spillino per il vano SIM.
161.6 x 73,9 x 8.2 mm per 183 grammi (versione Nera)
161.6 x 73,9 x 8.7 mm per 189 grammi (versione Nera)
Con mio grande dispiacere non ho ricevuto la versione in pelle vegana, che rispecchia in pieno il mood a cui l’azienda ci ha abituato con diversi modelli. La colorazione nera in mio possesso, però, seppur ordinaria, è leggermente più sottile e leggera.
Come vi anticipavo, il primo approccio con lo smartphone è stato abbastanza freddino. Non tanto per la scheda tecnica, ma proprio per il suo design. solitamente realme riesce sempre ad essere originale e, in effetti, è probabile che questa sensazione sia dovuta solamente alla colorazione in mio possesso. Banalmente, questa colorazione è troppo anonima e non credo si fonda bene con questo design, capace di evocare da una parte le curvature di un top di gamma, dall’altra alcuni modelli di altri brand.
Insomma, non è un problema di per sé, ma la mia prima sensazione è stata questa. E ve la racconto.

Per quanto riguarda i materiali, non abbiamo i più pregiati sul mercato, ma non è che mi aspettassi nulla di diverso. Frame e retro sono in plastica, mentre il display è protetto da un vetro Dragontrail, prodotto dalla Giapponese Asahi, azienda competitor di Corning.
Una volta che lo si ha tra le mani, però, si riesce subito ad apprezzarne solidità e l’ergonomia, resa migliore grazie alle leggere curvature del retro. Certo, è uno smartphone grande quindi per utilizzarlo con una mano dovremo affidarci ad alcune chicchette software, ma non è molto pesante, anzi.

Display, Audio e Multimedialità
Lo schermo è sicuramente uno dei punti di forza di realme 11 Pro 5G. Parliamo di un pannello AMOLED da 6.7″ a 10 bit con risoluzione FHD+ (2412 x 1080 pixel). E’ leggermente curvo, con una frequenza d’aggiornamento a 120Hz e una frequenza di dimming a 2160Hz. Anche la luminosità è decisamente un punto a favore, con 800 nits in automatico e 950 nits con il boost per l’HDR, attivabile nel menu apposito. Insomma, da questo punto di vista non ci si può assolutamente lamentare, siamo di fronte ad un ottimo display (quasi a livelli top di gamma) con bei colori, un ottimo contrasto e una luminosità che gli permette di essere utilizzato senza affanni anche all’aperto.
Modulazione di larghezza d’impulso (PWM): è un sistema che accende e spegne il pannello per regolarne la luminosità ad una velocità tale che l’occhio umano non riesce a registrarne il flicker e lo percepisce come un graduale incremento/decremento. Alcune persone, però, potrebbero avvertire dei fastidi, soprattutto a basse luminosità. Una buona frequenza per la PWN è compresa tra i 100 eh i 1000Hz, ma realme 11 Pro 5G arriva a 2160Hz, quindi molto alta (e più “sicura”) rispetto ai competitor.
L’unica piccola noia è il sensore di luminosità, un po’ pigro. Di contro, il boost per la luminosità HDR attivabile nel menu delle impostazioni è davvero valido e utile, soprattutto nelle giornate più soleggiate.

Non è finita qui, però, perché tra le altre specifiche troviamo:
- Algoritmo X-Touch 2.0 contro i tocchi accidentali;
- 20.000 livelli di luminosità automatica;
- Certificazione TÜV Rheinland per la riduzione dell’affaticamento degli occhi causato dal flickering;
- Regolazione della luminosità assistita dall’AI: si tratta di un sistema ausiliario della regolazione della retroilluminazione, soprattutto a basse/bassissime luminosità. Lo smartphone imparerà, col passare del tempo, le nostre preferenze, così da ridurre il numero di interazioni.
- Touch sampling a 1260HZ: per migliorare la resa del touch durante il gaming
E, come chicca finale, realme offre una riparazione gratuita dello schermo entro i primi 6 mesi dall’acquisto (va acquistato entro il 19 luglio).
Modalità Colore
La regolazione dei colori è affidata a dei preset predefiniti, con la possibilità di regolarne la temperatura:
- VIVACE: colori più vividi, schermo più tendente a totalità “fredde”. Ho utilizzato questa regolando il cursore della temperatura di circa il 15% su toni più caldi.
- NATURALE: rappresentazione più naturale e tenue dei colori, con tonalità un po’ più calde.
- PRO: racchiude altre due modalità, che rappresentano variazioni delle prime due, con copertura colore P3 del 100%

Frequenza di aggiornamento
La gestione della frequenza di aggiornamento è molto semplice. Potremo lasciare al software la commutazione tra 60, 90 e 120Hz oppure bloccarla su uno dei due valori. La commutazione tra le diverse frequenze è semplice. Durante la navigazione nei menu e su internet sono sempre attivi i 120Hz, nelle app che non li supportano e in quelle di riproduzione video, invece, si passa a 60Hz. Per quanto riguarda i 90Hz, li ho visti solamente a schermo bloccato, con l’always-on-display.
Streaming
Supporta il protocollo Widevine L1, quindi le piattaforme di streaming vanno tranquillamente in FullHD. Inoltre, realme 11 Pro 5G è compatibile con HDR e HDR 10+ che, però, al momento viene riconosciuto solamente sui video YouTube che lo supportano.
Widevine: è una tecnologia proprietaria di gestione dei diritti digitali (DRM) di Google. Fornisce principalmente un modulo di decrittografia dei contenuti (CDM) come client per Google Chrome e altri browser e dispositivi. Può essere utilizzato gratuitamente dai fornitori di contenuti e come tale non addebita alcun costo per la generazione di licenze o l’integrazione del dispositivo.
Il Widevine L1 rappresenta il massimo livello di protezione, senza alcuna restrizione di risoluzione o HDR. Sia la crittografia che le operazioni di elaborazione dei media si verificano in un ambiente di esecuzione attendibile (TEE).Wikipedia
Audio
Il Realme 11 Pro 5G ha un sistema composto da due speaker stereo, uno posto in basso e l’altro in alto, che utilizza non solo la capsula auricolare ma anche uno sfogo verso l’alto. Inoltre, canale destro e sinistro si autoregolano in base all’orientamento dello smartphone e ogni speaker supporta sempre l’altro, anche se con un volume inferiore. Questo significa che, in ogni caso, stereofonicità, spazialità e volume sono di ottimo livello.
A questo aggiungiamoci le performance di un display di livello sub-top di gamma, e abbiamo, come risultato un bel dispositivo per la multimedialità!
Sistema di Sblocco & Feedback tattile
Completiamo la sezione sul display con i sistemi di sblocco e il feedback tattile. Lo sblocco con l’impronta, nella “classica” posizione bassa che abbiamo già visto anche su altri smartphone OPPO e OnePlus, può risultare un po’ scomodo se siete abituati ad una posizione un po’ più “alta”, ma risulta veloce e affidabile. Il feedback tattile, invece, non è granché. Non molto secco, con una punta di “zanzarosità“.

Hardware, Gaming & Benchmark
A bordo di realme 11 Pro 5G troviamo il Mediatek 7050, che in realtà conosciamo già come MediaTek 1080. No, non è una supercazzola, semplicemente Mediatek ha optato per un re-naming della sua line-up di chipset, passando dalla serie 1000 alla 7000, per avvicinarsi così alle due serie top: la 8000 e la 9000. Detto questo, parliamo di un hardware che conosco e che ho già avuto la possibilità di provare, proprio su un realme (uno di quelli non arrivati in Italia). Di seguito, le specifiche di questo “nuovo” chipset:
- Processo Produttivo: TSMC N6 a 6 nanometri
- Architettura:
- 2x core Cortex-A78 a 2,6 GHz
- 6x core Cortex-A55 a 2 GHz
- Memorie: supporto a RAM LPDDR5 fino a 6.400 Mbps e ad archiviazione UFS 3.1
- GPU: Arm Mali-G68 MC4
- APU: MediaTek 550
- AI Accelerator: MediaTek APU 3.0
- Connettività: Wi-Fi 6 ax 2X2 Mimo, 5G, no mmWave, Bluetooth 5.2 LE, GPS dual band, BeiDou, Glonass, Galileo, QZSS, NavIC
- Display: MediaTek MiraVision, supporto fino a Full HD+ a 120 Hz; 4K@60 fps video decoding; MediaTek Intelligent Refresh Rate Display
- Fotocamere: supporta fino a 200 MP, video fino a 4K a 30 fps.
Il realme 11 Pro 5G che ho provato affianca al chipset 8 GB di RAM LPDDR5 e 256 GB di memoria UFS 2.2.
Le performance sono solide, e non mi aspettavo altro. Dopotutto, come vedremo anche nei benchmark, il Mediatek 7050 ha risultati simili allo Snapdragon 778.
A questo punto, però, devo fare una precisazione molto importate, che come al solito non ha a che fare con lo smartphone ma con voi che, visto che state leggendo/guardando, probabilmente siete interessati ad acquistarlo:
Il SoC (o processore, per semplificare) è sicuramente importante quando si sceglie uno smartphone. Un altro aspetto che, però, ritengo sia ancora più impattante sulla velocità generale che percepiamo anche durante le più banali operazioni, è costituito dalla memoria. Non parlo della RAM, bensì dell’archiviazione, che in questo caso è di tipo UFS 2.2, presente su molti medio gamma.
Ed è questa la vera differenza che ho percepito passando da Pixel 7a e Nothing Phone (1) a questo realme. Il sistema va benone, ma le differenze sono nei dettagli: un piccolo laggettino quando si chiudono le app, un paio di secondi in più nell’installazione delle app o nell’avvio dei giochi.
È come quando ad un vecchio portatile si cambia l’hard disk per mettere un SSD. Il processore rimane lo stesso, ma la velocità delle operazioni aumenta in maniera considerevole.
Certo, probabilmente sono piccolezze, ma è importante sottolinearlo perché se provenite da uno smartphone con lo stesso tipo di memorie, o se semplicemente non siete così attenti a questi dettagli, potete continuare a prendere in considerazione questo smartphone. Altrimenti, rimanete con le vostre UFS 3.1, ne sarete felici sia voi che il vostro portafogli.
Dopo questo pippone, secondo me doveroso nei VOSTRI confronti, parliamo un po’ di come il realme 11 Pro 5G affronta i benchmark ed il gaming. Così ci facciamo un’idea, in realtà, di come gestisce temperature ed efficienza energetica.
Benchmark
- 3DMark:
- Wild Life Stress Test: 98.4% di stabilità e temperatura massima di 33 gradi.
- Wild Life Extreme Stress Test: 99.4% di stabilità e temperatura massima di 33 gradi.
- CPU Throttling: 87%
- AnTuTu: 541784 punti e temperatura massima di 34,3°
Nei benchmark il comportamento è tutt’altro che anomalo per la categoria del processore. Buona la stabilità nel tempo delle performance e buone le temperature. Anche il comportamento durante il gaming sono tutt’altro che anomali, con risultati che potrebbero essere stati migliori solamente con memorie più veloci e potenti.
Gaming – Genshin Impact – 60 fps – Dettagli bassi (Download Report)
- FPS medi: 47 fps
- Temperatura
- Media: 39,35°
- Massima: 41,7°

Gaming – Genshin Impact – 30 fps – Dettagli bassi (Download Report)
- FPS medi: 30 fps
- Temperatura
- Media: 35,72°
- Massima: 37.9°

Gaming – COD Mobile – 60 fps – (Download Report)
Per quanto riguarda il livello di dettaglio, durante il test ho provato sia la combinazione “Grafica Alta/FPS molto alti/AA attivato/No shader precaricati” che quella “Grafica Bassa/FPS max/AA disattivato/No shader precaricati“. Gli fps massimi restano comunque 60, quindi meglio giocarci con la prima combinazione.
- FPS medi: 52 fps (max 60)
- Temperatura
- Media: 38,4°
- Massima: 39,3°

Sicuramente reale 11 Pro 5G non sarà il migliore nella sua fascia per il gaming, ma riesce comunque a garantire prestazioni adeguate anche su titoli pesanti.
Connettività
- Dual SIM Dual Standby (Nano SIM + Nano SIM)
- WiFi 6 (802.11ax)
- Bluetooth 5.2
- A2DP, LE, APTX, LDAC, SBC, AAC
- GPS, A-GPS, GLONASS, Beidou, QZSS, Galileo, GPS (L1+L5), GLONASS (L1), BeiDou (B1), Galileo (E1+E5a), BeiDou (B2), QZSS (L1 + L5)
- NFC, VoLTE, VoNR, USC-C 2.0

Software e Aggiornamenti
L’interfaccia utente è la realme UI 4.0, molto leggera ma anche piena di personalizzazioni. Prima del lancio ho già ricevuto un update con alcuni bug fix minori e dei miglioramenti relativi alla fotocamera ma, ovviamente, fintanto che lo terrò vi aggiornerò sugli update in un commento fissato in alto nella recensione su YouTube. Al momento, ci sono le patch di aprile.
E ora una carrellata sulle principali funzionalità della realme UI 4.0, basata su Android 13.
- Sfondi e Stile: questo è il menu principale per quanto riguarda la personalizzazione grafica dell’interfaccia.
- Sfondi: è sicuramente un menu che si spiega da solo, però è bene sapere che sono presenti sia sfondi statici che animati, nonché le funzionalità “Sfondo Fantasioso” e “Sfondi Carosello“. La prima creerà degli sfondi seguendo dei pattern predefiniti a partire da una selezione di colori che sceglierete voi tramite una qualsiasi foto nella vostra galleria; la seconda, invece, cambierà sfondo periodicamente tra una selezione che potrete scegliere voi oppure una automatica che sceglierà il sistema operativo da un archivio di sfondi online.
- Schermo Sempre Acceso (AOD): Come sempre, l’AOD è molto personalizzabile, anche se io mi sono innamorato del nuovo template realme con l’orologio digitale in verticale. Inoltre, potrà essere sempre attivo oppure programmato e, oltre le notifiche, potrete anche visualizzare le informazioni contestuali di Spotify.
- Carattere: scelta della dimensione e tipologia del carattere di sistema (Roboto, Real Choice e realme Sans)
- Icone: Personalizzazione delle icone di sistema, supporta anche gli Icon Pack di terze parti
- Colori: scelta dei colori di sistema tra alcuni pattern pre-impostati e i colori contestuali allo sfondo
- Impostazioni Rapide: in questa sezione è possibile cambiare la forma dei toggle rapidi
- Animazione Impronte Digitali: sette tipi di animazione disponibili
- Illuminazione Bordi: quando si riceve una notifica sarà possibile far illuminare i bordi dello schermo scegliendo tra 3 colori diversi (bell’effetto, ma personalmente non lo uso mai perché se si ricevono molte notifiche ne risentirà troppo la batteria)
- Dimensioni di Visualizzazione: tre grandezze diverse di visualizzazione. Qui c’è un piccolo tocco di classe: la prima volta che le proverete tutte e tre un popup vi avviserà della possibilità di utilizzare lo smartphone in maniera più semplice, tramite una modalità che vedremo a breve*
- Schermata Iniziale e Schermata di Blocco: tra le opzioni più interessanti di questa sezione, deputata alla personalizzazione di quelle che sono le principale aree di interazione con lo smartphone, ci sono sicuramente:
- Gesto per trascinare in basso le icone, tocca due volte per bloccare, tocca due volte per attivare o disattivare lo schermo. Potremo anche scegliere quale schermata vedere con uno swipe verso il basso nella schermata principale: centro notifiche, ricerca globale oppure lo Shelf.
- Schermata di Blocco Magazine: questa ve la indico più che altro perché se come me odiate questa impostazione, qui potrete disattivarla. Cambia periodicamente sfondo alla schermata di blocco con foto scelte tra vari argomenti che potrete scegliere o news a piacere.
- Schermo e Luminosità: oltre a luminosità e taratura dei colori, in questo menu sarà possibile attivare la “Modalità HDR luminosa“, molto utile se siete all’aperto durante una giornata molto soleggiata (ovviamente aumenterà il consumo di batteria, quindi non vi consiglio di tenerla sempre attiva). Qui c’è anche il “Miglioramento colori video“, che cercherà, per l’appunto, di migliorare i colori nei video SDR ad HDR. Non vi consiglio di utilizzarla, in primo luogo perché consuma più batteria e, in secondo luogo, perché nonostante la maggiore saturazione non è che sia così necessaria. Magari provatela, ma non tenetela sempre attiva!
- Suono e Vibrazione: oltre alle solite funzioni (suoneria, vibrazione etc…) qui potrete gestire il Dolby Atmos ed il feedback tattile, che però non è regolabile in intensità-
- Notifiche e Barra di Stato: tutte le impostazioni relative alle notifiche di ogni singola app sono qui, e potete modificarle a vostro piacimento. C’è anche il “Nascondi-Notifiche Intelligente“, che utilizzerà i dati del vostro volto per capire se siete voi ad utilizzare lo smartphone, altrimenti non mostrerà le notifiche. Nel sottomenu “Altre Impostazioni”, inoltre, c’è anche la “Cronologia Notifiche“.
- Password e Sicurezza: inserimento e registrazione di pin, password, impronte digitali e dati del volto
- Privacy: gestione delle autorizzazioni concesse ad ogni singola app, clonatore di sistema e blocco di determinate app.
- Batteria: Oltre alle statistiche della batteria, si può attivare il risparmio energetico, la ricarica intelligente (se lo caricate di notte non utilizzerà la velocità di ricarica massima ma, al contrario, rallenterà il tutto per portare lo smartphone al 100% poco prima della vostra sveglia). Inoltre, se andate nel sottomenu “Altre Impostazioni”, potrete gestire il congelamento rapido della app inutilizzate, lo standby ottimizzato e gestire il comportamento di tutte le app.
- Caratteristiche Speciali
- Schermo Diviso: Una scorciatoia per il multitasking, tramite una gesture che si attiva facendo uno swipe verso l’alto con tre dita (nelle app che supportano il multitasking)
- Finestre Flessibili: Per passare dalla visualizzazione a schermo interno di un’app a quella in finestra. Si può fare attraverso una gesture, dalla barra laterale oppure dalle attività recenti.
- Avvio Rapido: Toccando e tenendo premuto il sensore d’impronte si potrà avviare un’app, fino ad un massimo di 5. A differenza di come abbiamo visto sullo Xiaomi 13, potremo personalizzarle.
- Barra Laterale Intelligente: Ormai abbiamo imparato a conoscerla e praticamente tutti i brand l’hanno implementata. Si può personalizzare completamente, sia come posizione che comparsa, e potremo avviare le app in finestra oppure utilizzare la funzione “Streaming in Background”, per ascoltare, ad esempio, YouTube con il display spento.
- Spazio Bambini: crea uno spazio “sicuro” per i più piccoli, dove sarà possibile scegliere quali app visualizzare, impostare un limite di tempo per l’utilizzo e regolare il display per filtrare la luce blu. Per uscire bisognerà autenticarsi con l’impronta digitale.
- *Modalità Semplice: Icone più grandi e facili da vedere, volumi più alti e impostazioni semplificate.
- Altre Impostazioni
- Navigazione nel sistema: possibilità di scegliere tra pulsanti e gesti, di attivare la prevenzione dei tocchi accidentali e di regolare la sensibilità del gesto “indietro” su entrambi i bordi.
- Lingua e Regione
- Tastiera e metodo di inserimento: scelta e gestione della tastiera da utilizzare e del servizio per la compilazione automatica
- Data e ora
- Accessibilità: opzioni generali per una migliore accessibilità, con gestione di funzionalità per vista, udito e interazione con il dispositivo
- Gesti e movimenti: mostra una serie di gesti aggiuntiva da poter attivare o personalizzare, come nel caso dei gesti a schermo disattivato
- Modalità a una mano: attivazione della gesture per la modalità a una mano
- Pulsante di accensione: qui è presente una minima personalizzazione. Con una pressione prolungata del pulsante di accensione si potrà accedere all’assistente vocale oppure al menu di spegimento
- Schermata: opzioni e gesti relativi all’acquisizione di screenshot
- Registrazione Schermo: opzioni e gesti relativi alla registrazione dello schermo (risoluzione massima 1080p a 16Mbps)
- Programma spegnimento/accensione
- Connessione OTG:
- Servizi di Sistema/Servizi Smart Avanzati: ottimizza le funzioni del dispositivo in base al modo in cui lo utilizziamo
- Opzioni Sviluppatore
- Gestione processi
- Esegui Back-Up e ripristino: gestione del backup locale, backup di Google e Ripristino dello smartphone alle impostazioni di fabbrica.
- realme Lab: in questa sezione potrete provare alcune nuove funzioni in versione beta. Attualmente ce ne sono tre:
- Condivisione musicale in modalità doppia: per poter collegare sia un paio di auricolari bluetooth che un paio di auricolari cablati
- Capsula per dormire: limita l’utilizzo del telefono per riposare meglio
- Misurazione frequenza cardiaca: avverrà tramite il sensore d’impronte

realme 11 Pro 5G – Fotocamere
Il realme 11 Pro 5G ha una configurazione a due fotocamere sul retro:
- Principale: Omnivision OVA0B40 da 100MP, f/1.75, 26mm, PDAF, OIS
- Macro: GalaxyCore GC02M1 da 2 MP, f/2.4
Frontalmente, invece, la selfie-camera utilizza un sensore Samsung S5K3P9 da 16 MP, F/2.45 con obiettivo 25mm.
Tralasciando l’assenza del sensore ultra-grandangolare, discutibile su un dispositivo che nel nome ha “PRO”, a questo punto avrei fatto volentieri a meno anche del sensore macro. Questo è stato il mio primo pensiero, ma diamo a questo realme almeno il beneficio del dubbio e vediamo prima come scatta.
N.B. Per diversi tipi di esigenza le foto nell’articolo sono compresse (molto), ti consiglio di guardarle in qualità originale: puoi scaricarle qui!
Foto diurne
Così come per altri aspetti di questo smartphone, anche il comparto fotocamere presenta alcuni punti di forza e alcune debolezze, che in questo caso vanno ricercate, secondo me, sia nell’ISP del Mediatek 7050 che nel software della fotocamera.
Gli scatti, infatti, hanno assolutamente un look piacevole, con un buon livello di dettaglio e range dinamico. Tendono, però, ad abusare un po’ di contrasto e nitidezza, soprattutto quando il soggetto della foto è mediamente lontano, o lontano dallo smartphone. Questo da sicuramente l’impressione, ad un primo sguardo, di avere davanti una foto più dettagliata, sia scattando normalmente che con uno zoom digitale 2X. Facendo un minimo di pixel peeping, però, è possibile notare che più da vicino i dettagli non sono poi così tanti, risultando in foto piacevoli da vedere, ma senza avere una vera possibilità di zoomarci dentro, non più di un 2X almeno.
Continuando a parlare di zoom, però, le prestazioni sono davvero buone anche trattandosi di un ingrandimento digitale. Sicuramente il fatto di avere un sensore da 100MP aiuta in questo, restituendoci delle immagini sovrapponibili ai normali scatti senza zoom.
Foto serali
Le prestazioni di sera non cambiano molto, e riusciamo ad essere un po’ sopra la sufficienza. La gestione della luce e dei colori sono di buon livello, ma molti dettagli nelle zone un po’ più scure non vengono conservati in maniera sapiente e lo stesso vale per il rumore digitale.
Negli ultimi realme che ho provato questo non accadeva, quindi è probabile che il software verrà sistemato in futuro, ma al momento la situazione è questa.
Modalità Ritratto
Buona la modalità ritratto, che riesce a separare molto bene il soggetto dallo sfondo. Ci sono, inoltre, diversi tipi di sfocatura molto simpatici. Ho molto apprezzato il Bokeh dinamico, che restituisce un effetto molto particolare. Purtroppo, però, a volte con gli oggetti inanimati non riesce bene a capire cosa sfocare.
Selfie
Anche la selfie camera risulta sufficiente però, così come la fotocamera principale, presenta delle maschere di contrasto molto evidenti. Avendo già ricevuto un aggiornamento sulla fotocamera, credo proprio che ne seguiranno altri. In ogni caso, stiamo parlando di un sensore del 2018, quindi non è che mi aspettassi i selfie dell’anno.
realme 11 Pro 5G – Autonomia e ricarica
La batteria a bordo è una capiente unità da 5000mAh, che supporta una bella carica rapida a 67W, capace di ricaricare completamente lo smartphone in circa 45 minuti. Per arrivare al 50%, invece, ci vorranno poco meno di 20 minuti. Da questo punto di vista, una garanzia.
D’altra parte, dal punto di vista dell’autonomia, non andiamo oltre la media. Con utilizzo misto WiFi/5G sono arrivato alle 4 ore e venti di display. WiFi/4G anche sulle 4 ore e 40 minuti. Come tipologia di utilizzo immaginate una giornata lavorativa in ufficio, con tante notifiche soprattutto da Outlook, Whatsapp e Telegram, un po’ di social, Spotify e Youtube.
Sicuramente potreste tranquillamente a fine giornata e, in effetti, anche io ci sono riuscito diverse volte. Però se passate la giornata in giro, soprattutto ora che si avvicinano le vacanze, una powerbank potrebbe essere utile, soprattutto nel primo pomeriggio o giù di li.

realme 11 Pro 5G – Conclusioni e differenze con realme 11 Pro+ 5G
Partiamo dall’inizio, ovvero i prezzi:
- 8/256 GB a 369 euro (offerta lancio)
- 8/128 GB a 379 euro
In cosa si differenzia dalla versione Pro+?
- Fotocamera Principale: da 100MP passa a 200MP
- Ultra-Grandangolare: sul Pro+ c’è, da 8mp
- Selfie-Camera: da 16MP passa a 32MP
- Velocita di ricarica: da 67W passa a 100W
Realme 11 Pro 5G mi ha fatto davvero incazzare. Questo perché, se utilizzandolo non si può che avere l’impressione di avere tra le mani uno smartphone di fascia superiore, soprattutto grazie da un display e un comparto multimediale davvero di livello. Io però non riesco proprio a passare sulla questione delle memorie UFS 2.2, perché nonostante le performance siano adeguate, sembra di utilizzare un top di gamma azzoppato, e credo che un piccolo sforzo in più per mettere le UFS 3.1 si poteva anche fare.
Il comparto fotocamere, poi, non è assolutamente completo e, almeno al momento, non è proprio alla pari rispetto a quello a cui ci aveva abituato l’azienda. Certo, gli smartphone realme non sono i migliori nel panorama globale per quanto riguarda le foto, ma avendoli provati tutti mi aspettavo decisamente di meglio.
Il prezzo è sicuramente adeguato nel contesto generale, però personalmente aspetterei un po’. Qualche aggiornamento, un minimo adeguamento di prezzo e, se non vi interessa la ultra-grandangolare, un pensierino ce lo potreste fare, soprattutto per il comparto multimediale.