Xiaomi 13 è stato presentato durante il Mobile World Congress di Barcellona, il 26 Febbraio. Ho avuto la possibilità di partecipare all’evento e, in quella occasione, ho ricevuto questo sample, che sto quindi utilizzando da poco oltre tre mesi.
Xiaomi ha fatto davvero passi da gigante, ma qualche tiratina d’orecchie è d’obbligo, come sempre!
Design, Costruzione & Materiali
Esteticamente Xiaomi 13 cambia marcia rispetto alla precedente generazione. Via le sinuose curvature e via il camera bump più contenuto. Quest’anno si punta tutto sui bordi piatti del frame in alluminio e sulla nuova isola delle fotocamere, più grande e che ricorda subito la collaborazione con LEICA, tra le grandi novità dei nuovi top Xiaomi. L’unico elemento in comune sono le linee di separazione tra i vari sensori.
152.8 x 71.5 x 8.0 mm per 185 grammi
Il frame, fin troppo lucido per i miei gusti, è racchiuso tra due lastre di vetro: frontalmente Gorilla Glass 5 e posteriormente un vetro curvo 2.5D non meglio specificato. Negli ultimi due mesi, però, l’ho utilizzato molto spesso senza cover e non ha nemmeno un graffio.
Il layout dei controlli è piuttosto standard: sul lato destro troviamo un bilanciere del volume e il pulsante di accensione. Entrambi sono ben posizionati e offrono un bel feedback. La parte superiore del dispositivo, poi, è occupata da microfono e IR blaster. C’è anche un altro foro, che dovrebbe essere un’uscita di “sfogo” per il secondo speaker, integrato nella capsula auricolare. Il lato inferiore, invece, include la griglia per lo speaker principale, la porta USB-C e il carrellino per le due nanoSIM.
Il tutto protetto dalla certificazione IP68.
Certificazione IP68: Totalmente protetto contro l’ingresso di polvere, sabbia e in generale qualsiasi corpo solido di piccole dimensioni. Resistenza all’immersione fino a 1.5m per 30 minuti.
Display, Audio e Multimedialità
Caratteristiche e luminosità
Lo Xiaomi 13 ha uno splendido display AMOLED E6 da 6,36 pollici, un po’ più grande di quello da 6.29″ del suo predecessore. Ha una risoluzione FullHD+ (1080 x 2400 pixel), frequenza di aggiornamento fino a 120Hz e arriva a 414 ppi. È nitidissimo e, soprattutto, luminosissimo, con un picco in automatico di quasi 1300 nits. Per i contenuti in HDR, invece, si arriva fino a 1900 nits. Insomma, la luminosità non manca e lo Xiaomi 13 è un piacere da usare anche all’aperto.
Calibrazione dei colori
Sono presenti diverse modalità di colore tra cui scegliere e, come tradizione, è possibile effettuare molte regolazioni di fino.
- VIVIDO: è l’impostazione predefinita. Prende di mira lo spazio colore DCI-P3 e lo fa abbastanza bene. Questo profilo colore predefinito ha una leggera sfumatura blu, appena percettibile;
- INTENSO: Vengono ravvivati tutti i colori primari. È da utilizzare se si cercano i colori classici degli OLED, più saturi e vividi;
- COLORE ORIGINALE: Come suggerisce il nome, ha lo scopo di fornire una grande precisione del colore. Si appoggia allo spazio colore sRGB ed è molto preciso, con deltaE estremamente bassi.;
- IMPOSTAZIONI AVANZATE: qui è possibile scegliere lo spazio colore ed effettuare le regolazioni di fino.
HDR, Dolby Vision e Streaming
Xiaomi 13 ha un eccellente supporto HDR. Il display offre supporto per tutti i principali standard: HDR10, HDR10+, HLG e Dolby Vision. C’è, ovviamente, il supporto al Widevine L1, che consente alle app di streaming di essere visualizzate in FullHD.
Widevine: è una tecnologia proprietaria di gestione dei diritti digitali (DRM) di Google. Fornisce principalmente un modulo di decrittografia dei contenuti (CDM) come client per Google Chrome e altri browser e dispositivi. Può essere utilizzato gratuitamente dai fornitori di contenuti e come tale non addebita alcun costo per la generazione di licenze o l’integrazione del dispositivo.
Il Widevine L1 rappresenta il massimo livello di protezione, senza alcuna restrizione di risoluzione o HDR. Sia la crittografia che le operazioni di elaborazione dei media si verificano in un ambiente di esecuzione attendibile (TEE).
Wikipedia
Frequenza di aggiornamento
Lo Xiaomi 13 ha un sistema ben ottimizzato per gestire dinamicamente la frequenza di aggiornamento. In questo caso, non essendo presente uno schermo LTPO, “dinamicamente” vuol dire a 60,90 o 120 Hz.
Oltre a “bloccare” il refresh rate a 60 o 120Hz, l’opzione predefinita lascia al software la regolazione della frequenza: per l’interfaccia utente del telefono e la maggior parte delle app, il sistema utilizza i 120 Hz mentre l’utente interagisce con il display o c’è movimento sullo schermo. Con immagini statiche, passa subito a 60Hz.
Rileva, inoltre, quando è presente un video in riproduzione sullo schermo o è stata avviata un’app di riproduzione video come YouTube e riduce la frequenza di aggiornamento a 60Hz. Per quanto riguarda i giochi, invece, con qualsiasi modalità non sono riuscito a salire a 120Hz (almeno su quelli che, sulla carta, dovrebbero arrivare fino ai 120Hz, ad esempio Dead Cells).
Audio
Xiaomi 13 ha una configurazione di altoparlanti stereo con un equalizzatore Dolby Atmos. Uno dei canali è gestito da un vero e proprio speaker down-firing (punta verso il basso), mentre l’altro è un front-firing e funge anche da auricolare. Insomma. una configurazione ibrida abbastanza comune. Ci tengo a sottolineare che la capsula auricolare “assiste” sempre la principale, gestendo sia canale destro che sinistro. È un sistema che nella pratica funziona molto bene, anche se un po’ a scapito della spazialità.
L’audio è bello pienotto e chiaro, con una certa presenza di basse, ed anche il volume non lascia a desiderare. Insomma, Xiaomi 13 è bello completo dal punto di vista della multimedialità.
Sistema di sblocco & Feedback tattile
Sotto al bellissimo display c’è il lettore di impronte digitali, sempre veloce e affidabile. C’è anche una funzionalità associata, che consente di aprire un’app o avviare un’azione tenendo semplicemente il dito sullo scanner quando si sblocca. È molto simile a quanto già visto sulle interfacce di OnePlus/Oppo/Realme ma, al momento, non consente la personalizzazione. Si può scegliere se effettuare una ricerca tramite il browser Xiaomi oppure, molto più utile, aprire un lettore di codici QR.
Xiaomi ha prestato particolare attenzione anche al feedback tattile: il motore è nitido, forte e preciso. C’è anche la possibilità di regolarne l’intensità, nel caso la trovaste troppo o poco incisiva. Trovate tutto in Impostazioni > Audio e vibrazione.
Hardware, Gaming & Benchmark
Xiaomi 13 monta lo Snapdragon 8 Gen 2 ed è disponibile in due tagli di memoria, con 8/12 GB di RAM LPDDR5X e 256 GB di memoria UFS 4.0. A differenza degli altri due top di gamma che ho provato finora (OnePlus 11 e Samsung Galaxy S23), quindi, niente taglio da 128 GB con memorie USF 3.1.
- La differenza tra questo tipo di memoria è considerevole in termini di consumi e velocità, sia in lettura che scrittura. A questi livelli, però, le differenze percepite nell’utilizzo quotidiano dipenderanno da cosa utilizzate solitamente. Se siete utenti abituati a smartphone top di gamma, probabilmente riuscirete a notare la differenza, altrimenti entrambe vi sembreranno velocissime e ogni operazione sarà svolta all’istante.
Xiaomi 13 divora ogni singola attività che gli viene affidata, il sistema non ha mai zoppicato sin dal primo avvio, ormai quasi due mesi fa. Quello che è davvero sorprendente, però, è l’accoppiata tra UFS 4.0 e Snapdragon 8 Gen 2, che riesce ad essere eccezionale sia dal punto di vista delle performance che dei consumi e delle temperature.
Inoltre, Xiaomi ha anche prestato molta attenzione al sistema di raffreddamento dello Xiaomi 13 e lo ha dotato di un’enorme camera di vapore da 4.642 mm2.
Benchmark
- 3DMark: 99.8% di stabilità e temperatura massima di 40 gradi. Impressionante.
- CPU Throttling: 87%, throttling minimo
- AnTuTu: 1255291
I primi tre benchmark sottolineano le ottime performance dello smartphone, non solo in termini di forza bruta ma anche come gestione di temperature e consumi. Il throttling è minimo e anche le temperature sono tenute a bada (nel contesto benchmark).
Passando al gaming, invece, prendiamo in esame la solita partita a Genshin Impact, di 45 minuti, con impostazioni grafiche al massimo possibile e 60fps lockati.
- Kite
- FPS medi: 57
- Temperatura batteria:
- Media: 38,64°
- Massima: 41,6°
- Temperatura CPU:
- Media: 40,63°
- Massima: 43,385°
I primi segni di throttling giungono dopo 37 minuti, con il frame rate che passa dai 58/51 a 55/57, per arrivare fino ai 51/53 al termine della partita. Nessun calo drastico, nessuna temperatura anomala (43° dopo 45 minuti su Genshin è normalissimo). Nonostante non sia uno smartphone da gaming, insomma, non avrete alcun problema.
N.B. Scarica il report completo di KITE
Connettività
- Dual SIM Dual Standby (Nano SIM + Nano SIM / eSIM)
- WiFi 6 (802.11ax)
- Bluetooth 5.3
- A2DP, LE, APTX, LDAC, SBC, AAC
- A-GPS, GLONASS, Beidou, QZSS, Galileo, GPS (L1+L5), GLONASS (L1), BeiDou (B1), Galileo (E1+E5a), NavIC System, QZSS (L1 + L5)
- NFC, VoLTE, Infrarossi, eSIM
Software & Aggiornamenti
Al momento, su Xiaomi 13 c’è la MIUI 14, basata su Android 13. Prima di passare ad una piccola overview dell’interfaccia, devo fare una tiratina d’orecchie all’azienda per la questione aggiornamenti. Xiaomi 13 e 13 Pro avranno 3 anni di Major Update, un anno in meno rispetto a Samsung, OPPO e Oneplus, e 5 anni di patch di sicurezza, in linea con i competitor.
Questo può interessarvi o meno, perché se cambiate smartphone ogni anno probabilmente non state dietro alla longevità degli aggiornamenti. Però, almeno, che siano puntuali, soprattutto sui top di gamma. Dico questo, perché Xiaomi 13 ha ricevuto il primo aggiornamento post-rilascio qualche giorno fa, con le patch di Aprile. Quelle di marzo, in pratica, sono state saltate. Non è un dramma, assolutamente, ma spero si tratti solo di una piccola defaillance. Vi aggiornerò nel tempo nella sezioni commenti della recensione su YouTube.
MIUI 14
Se sugli aggiornamenti la tiratina d’orecchie è d’obbligo, dall’altra devo fare i complimenti all’azienda per come è ben ottimizzata la MIUI 14. L’intera interfaccia è stata resa più leggera e più fluida, e non parlo solo della velocità delle animazioni, parlo anche del peso specifico in GB della MIUI, diminuito rispetto al passato. Per quanto riguarda novità significative “visibili”, a parte qualche menu meglio rifinito e più pulito, c’è la possibilità di scegliere tra tre tipi di cartelle: normali, ingrandite e XXL.
Per il resto, se già conoscete la MIUI vi sentirete a casa, e troverete quello che avete lasciato con la 13:
- Centro di controllo: La suddivisione tra tendina delle notifiche e il Centro di controllo è abilitata per impostazione predefinita, ottima cosa per “istruire” gli utenti al sistema operativo. Se non vi piace non preoccupatevi, andando in Impostazioni > Notifiche e Centro di Controllo > Stile del Centro di Controllo sarà comunque possibile tornare alla modalità standard.
- Barra Laterale: rimanendo sul desktop troviamo la barra laterale, comodo strumento utile per richiamare, all’occorrenza, delle app da aprire in finestra. Inoltre, offre diverse funzionalità a seconda delle situazioni di utilizzo. Nei giochi, ad esempio, mostra diverse impostazioni relative a performance e notifiche oppure, durante la visualizzazione dei video, mostra diversi tool per visualizzare le app in finestre o per far continuare la riproduzione a schermo spento, a la YouTube Premium. Per attivarla/disattivarla: Impostazioni > Impostazioni Aggiuntive > Finestre a Scomparsa > Barra Laterale
- Personalizzazione. a personalizzazione è, come sempre, una parte importante della MIUI.
- Always-on-display e Schermata di Blocco: L’AOD è molto personalizzabile, e può essere sempre attivo, programmato oppure visibile per 10 secondi dopo un tocco del display. Ci sono poi gli effetti di notifica e l’opzione (molto ricercata) per spegnere o attivare lo schermo tramite un doppio tocco;
- Schermata Home: tra i vari sotto-menu presenti in questa sezione, è sicuramente utilissimo quello relativo alla disattivazione di Google Discover. Potrete poi regolare la dimensione delle icone, decidere se mostrare o no i nomi di queste ultime e altre opzioni relative al layout della schermata home.
- Sfondo/Temi: piccola ridondanza tra le due voci. Entrambe, infatti, portano alla sezione temi, divisa poi per sfondi, suonerie e tipi di caratteri disponibili tra una vastissima selezione.
- Impostazioni aggiuntive: qui troverete altre piccole personalizzazioni per gesture aggiuntive, modalità a una mano, l’assistente tocco e la barra laterale, oltre ad una serie di sotto-menu relativi all’accessibilità, orario, regione e lingua. Inoltre, qui troverete il Secondo Spazio, l’estensione di memoria e avrete la possibilità di misurare la frequenza cardiaca tramite il sensore d’impronte. Spulciatelo per bene!
- Privacy e Sicurezza: Passando alla privacy e alla sicurezza, la MIUI è dotata di un’app di sicurezza di sistema preinstallata. A parte il livello aggiuntivo di protezione da malware che fornisce, l’app contiene molte impostazioni e funzionalità. Può gestire la tua lista nera, gestire o limitare l’utilizzo dei dati, configurare il comportamento della batteria e liberare RAM. Può anche gestire le autorizzazioni delle app installate, definire il comportamento della batteria delle app selezionate e applicare restrizioni solo a determinate app.
Fotocamere
Quest’anno Xiaomi ha puntato tantissimo sul comparto fotocamere, complice la tanto pubblicizzata collaborazione con Leica. Con mio grande piacere, questa non si è limitata solamente al loghetto sugli smartphone. C’è stata, infatti, una stretta collaborazione tra le due aziende (vedere presentazione).
- La fotocamera principale è una 50 mega-pixel con sensore SONY IMX800, apertura f/1.8, distanza focale 23mm e stabilizzazione ottica HyperOIS
- La fotocamera periscopica è una 10 mega-pixel con sensore Samsung S5K3K1 (lo stesso di Samsung S23), apertura f/2.0 e distanza focale 75mm, con stabilizzazione OTTICA. Fornisce uno zoom ottico 3.2X.
- La fotocamera ultra-grandangolare, invece, è una 12 mega-pixel con sensore OmniVision OV13B10 (lo stesso di Xiaomi 12) apertura f/2.2 e distanza focale 15mm.
- La fotocamera anteriore è una 32 mega-pixel con sensore OmniVision OV32C f/2.0.
N.B. Per diversi tipi di esigenza le foto nell’articolo sono compresse (molto), ti consiglio di guardarle in qualità originale: puoi scaricarle qui!
LEICA Vibrant e LEICA Autentico
Prima di cominciare, è bene sapere che Xiaomi 13 offre due look visivi per gli scatti: LEICA Vibrant e LEICA Autentico. La prima rappresenta una modalità di scatto “standard” mentre la seconda cerca di ottenere un look diverso, aumentando il contrasto e diminuendo leggermente la gamma dinamica. Siccome nel secondo caso parliamo di un look situazionale, nei sample che vi mostrerò farò riferimento alla modalità VIBRANT. Vi lascio un paio di scatti come riferimento, a sinistra c’è la VIBRANT, a destra AUTENTICO.
Foto Diurne
Principale
Cominciamo con la fotocamera principale, che offre dettagli, nitidezza e gamma dinamica degni di nota, sia all’aperto che in ambienti indoor. Anche la gestione dei colori è davvero buona, con risultati abbastanza realistici e non molto saturi. Nonostante la presenza del teleobiettivo, inoltre, utilizzando questo sensore sarà disponibile uno switch 2X per lo zoom, che restituisce scatti quasi allo stesso livello degli originali in 1X.
Teleobiettivo
Il teleobiettivo regala ottimi scatti, sovrapponibili quasi del tutto a quelli della fotocamera principale. Le foto hanno molti dettagli e una buona esposizione, e rispetto alla principale è possibile notare giusto un pizzico di contrasto in più. Inoltre, lo zoom ottico equivale ad un 75mm, ed è ottimo per scattare foto in giro per la città e per fare degli ottimi ritratti (che vi mostrerò a breve). Come al solito, questi sono i miei sensori preferiti e, in effetti, personalmente 10mp mi stanno un po’ strettini, anche se posso comprendere una scelta del genere su un top di gamma “base”. Dopotutto, è in linea con i competitor (ad esempio Galaxy S23).
Ultra-Grandangolare
Le prestazioni dell’ultra-grandangolare, soprattutto considerando il fatto che parliamo dello stesso sensore dell’anno scorso, sono molto buone, sia come dettagli che come esposizione. Inoltre, rispetto allo Xiaomi 12, è migliorata anche la gestione del rumore sui lati e la coerenza cromatica con gli altri due sensori, che risulta solo un pelino più spenta.
I risultati diurni, insomma, sono davvero ottimi con tutti e tre i sensori. Xiaomi e Leica hanno fatto un ottimo lavoro, soprattutto nel bilanciamento dei colori, che ho trovato quasi perfetti.
Foto Serali
Principale
La fotocamera principale funziona alla grande in condizioni di scarsa illuminazione. Le foto risultano dettagliate e nitide, con rumore praticamente inesistente. Sia le ombre che le luci sono gestite con competenza, e lo stesso vale per le fonti di luce. Non vi consiglio il passaggio alla modalità colore Leica Authentic di sera perché, nonostante abbiano la stessa esposizione, gli scatti sembrano molto più scuri. Come vi dicevo inizialmente, però, è un tipo di look diverso, Provatelo, magari per qualche scatto vi piace.
Teleobiettivo
Bene anche il teleobiettivo, che gestisce bene le luci e restituisce scatti pieni di dettaglio e con un buon contrasto. Ho notato, però. che in situazioni con luci un po’ soffuse (quella del piatto, ad esempio), tende ad ammorbidire un po’ gli scatti. Non sono brutti da vedere, anzi, ma sono un pelino “peggio” delle altre.
Ultra-Grandangolare
La fotocamera ultrawide, di sera, fa un buon lavoro ma non fa gridare al miracolo. Le foto hanno tanti dettagli, un buon contrasto, le fonti di luce sono ben gestite e c’è un buon lavoro di riduzione del rumore. Tuttavia, c’è una notevole morbidezza, specialmente sui bordi.
Modalità Ritratto
Come già accennato, una delle “conseguenze” della collaborazione con LEICA è stata una particolare attenzione alla modalità ritratto.
Oltre alla modalità “normale”, che utilizza il teleobiettivo, ci sono altre 4 modalità, che simulano diversi obiettivi Leica, e utilizzano il sensore principale:
- Bianco e Nero 35mm
- Swirly Bokeh 50mm
- Portrait 75mm
- Soft Focus 90mm
Personalmente, non condivido la scelta di utilizzare il sensore principale per le ultime due modalità, perché con quelle lunghezze focali sarebbe stato meglio utilizzare il teleobiettivo, che nei ritratti è fantastico. La rilevazione del soggetto è perfetta e lo sfocato è davvero bello, molto morbido e naturale. Molti degli scatti che state vedendo, tra l’altro, sono stati scattati in movimento, che rende tutto più difficile. In effetti, qualche minimo errorino c’è, ma non è una modalità pensata per scattare in movimento, ma devo dire che nonostante tutto la messa a fuoco è davvero fenomenale.
Aggiungo, poi, che Xiaomi ha aggiornato il suo algoritmo per il riconoscimento degli animali, quindi potrete scattare dei bellissimi ritratti anche ai vostri amici pelosetti!
Selfie
Passando ai selfie, non abbiamo il solito pixel-binning, e gli scatti restituiti sono a 32MP pieni, che in realtà è una scelta che non offre tanti vantaggi, perché i file ottenuti sono di grandi dimensioni e, come anticipato, non hanno i vantaggi del pixel-binning.
Tuttavia, sono molto dettagliati e ben esposti, con tonalità della pelle naturali. Possono essere scattati con due livelli di zoom, uno più ampio e uno “normale”. Anche in questo caso rilevamento e separazione del soggetto sono di ottimo livello e la qualità complessiva è buona. Quello che non mi è piaciuto molto, però, è la gestione di situazioni un po’ più difficilotte come controluce e zone troppo illuminate, che tendono ad essere un po’ “bruciate” o sovraesposte.
Insomma, una buona selfie-camera che, però, non eccelle.
Video
Lo Xiaomi 13 può registrare video fino ad una risoluzione massima di 8K@24fps. Ecco come vengono utilizzate le varie lenti per ogni risoluzione:
- 8k@24fps: Sensore Principale, zoom fino al 6X;
- 4k@60fps: Sensore Principale, zoom fino al 6X;
- 4K@30fps: Sensore Ultra-Wide e Principale, zoom fino al 6X;
- 1080@60fps: Sensore Ultra-Wide e Principale. Dal 3.2X viene usato il teleobiettivo. Zoom massimo 9.6X.
- 1080@30fps: Sensore Ultra-Wide e Principale. Dal 3X viene usato il teleobiettivo. Zoom massimo 15X. Questa è anche la risoluzione massima della selfie-camera.
Qualità Video
Partiamo dalle note positive: i video di Xiaomi 13 sono un bel passo in avanti rispetto al passato. Non parlo solo dell’effettiva qualità dell’immagine, e nemmeno della stabilizzazione, che sugli Xiaomi sono sempre stati parametri di ottimo livello, ma della morbidezza generale delle clip, che finalmente è arrivata ad ottimi livelli.
Se il passo in avanti, a livello hardware, è notevole, l’aspetto software mi ha deluso un po’. Il non poter effettuare lo switch tra i vari sensori alle risoluzioni più alte non è una scelta che condivido e, nonostante non sia un priorità per tutti, su uno smartphone che punta molto sul comparto foto e video, dovrebbe essere un must.
Autonomia
Xiaomi 13 possiede una batteria da 4500mAh, con ricarica rapida cablata a 67W, ricarica wireless a 50W e ricarica inversa a 10W. Per una ricarica cablata completa ci vorranno circa 40/45 minuti, poco di più per quella wireless. In una mezz’oretta, invece, riuscirete a portarlo dallo zero all’80/85%.
I primi test li ho effettuati al Mobile World Congress, un contesto in cui si fa un utilizzo spropositato dello smartphone, soprattutto per la mole di foto e video che vengono prodotti. Qualsiasi smartphone io abbia usato negli ultimi 5 anni, ho dovuto sempre ricaricarlo tra ora di pranzo e il primo pomeriggio. Questa volta invece, ho potuto EVITARE la ricarica.
Nei tre giorni di fiera, infatti, sono partito dall’appartamento alle 8:30 con il 100% e sono tornato a casa non prima delle 18:30/19:00 con, rispettivamente, il 33,35 e 43% di batteria. E anche nell’utilizzo quotidiano lo Xiaomi 13 mi ha sorpreso, nonostante io non prenda alcuna precauzione in merito.
Anche giocando, la batteria non scende così drasticamente come possiate pensare, garantendovi anche 4 ore e 30 di Genshin Impact (per farvi un esempio concreto ma con un gioco davvero pesante). Insomma, quest’anno lo Snapdragon 8 Gen 2 e le UFS 4.0 hanno davvero dato una spinta in più. E se con utilizzi pesanti arriva tranquillamente a fine giornata, con utilizzi più blandi i due giorni sono tranquillamente alla portata di tutti.
Xiaomi 13 – Alternative
Con un prezzo di partenza di 1000 euro, Xiaomi 13 non è uno smartphone economico. Attualmente, però, il prezzo è già calato, e si trova con facilità al di sotto dei 700 euro, il che sicuramente ha un certo “peso” sulle considerazioni finali.
Quest’anno, Xiaomi sembra abbia fatto finalmente tesoro delle sue precedenti “debolezze” e le abbia decisamente limate:
- La costruzione è ottima, come sempre, ma quest’anno c’è anche la certificazione IP68
- Ha un display leggermente più grande del suo predecessore e che riesce a sorprendere in termini di luminosità, riproduzione dei colori e supporto HDR per tutti e quattro i principali standard
- Le performance sono eccellenti e, a differenza dei competitor, offre non sono lo Snapdragon 8 Gen 2 ma anche le memorie UFS 4.0 che sono un vero toccasana, non solo per la velocità in lettura e scrittura, ma anche in termini di efficienza energetica, che si traduce in un’ottima autonomia.
- E, parlando di autonomia, abbiamo anche una buona ricarica rapida, sia rapida che wireless
- Abbiamo poi un comparto fotocamere più che valido, che si arricchisce di un buon teleobiettivo, ottimo per ritratti e “street photography”
Insomma, Xiaomi 13 è uno smartphone ottimo e, se a 1000 euro il mio giudizio sarebbe stato “aspettate i cali di prezzo”, ora che si trova anche sui 679 euro, non posso che consigliarlo.