Le informazioni sensibili sono ovunque, più o meno condivise, ma quando pensiamo ai nostri ricordi, ai dati personali, al lavoro di una vita sembra assurda la semplicità con la quale possano andare perduti. Dati persi accidentalmente ed errori umani sono alla base delle principali violazioni e degli incidenti informatici; da vecchi nastri magnetici che avrebbero potuto rovinare la nostra infanzia, a piccole pennette USB che hanno addirittura messo sotto scacco la regina d’Inghilterra.
Kingston ci ha fornito alcuni esempi dei data loss più eclatanti nella storia per evidenziare l’importanza dei nostri dati e della loro protezione.
“Dall’eliminazione accidentale del file sbagliato alla perdita del device, ci sono innumerevoli modi in cui gli utenti possono danneggiare o causare involontariamente la perdita di informazioni. Spesso si tratta di incidenti che hanno conseguenze costose, sia in termini monetari che di tempo e di immagine.
Stefania Prando – Business Development Manager di Kingston Technology.
In un mondo così veloce e dinamico come quello in cui viviamo oggi, evitare la perdita di informazioni sensibili è una sfida sempre più grande, ma in questo la tecnologia è nostra alleata. Scegliere infatti i supporti più idonei al nostro scopo riduce significativamente l’errore umano. Da anni Kingston sensibilizza gli utenti su questo tema, e con la linea di prodotti IronKey desideriamo offrire soluzioni sicure ed efficaci per la protezione dei dati, sia ad uso personale che business. KingstonIsWithYou”.
Che mondo sarebbe senza Toy Story?
Se è difficile trattenere qualche lacrima durante la visione di Toy Story (soprattutto il 3), pensate a quante lacrime sarebbero state versate nel lontano 1998, quando la quasi totalità della pellicola andò persa per un errore umano. Il caso Pixar è uno dei più famosi data loss legati al mondo del cinema, proprio perché il 90% della pellicola di Toy Story andò irrimediabilmente perso per un errore di back-up su nastro magnetico. Ad oggi non sappiamo se il capolavoro Pixar avrebbe mai visto la luce senza il provvidenziale back-up locale del direttore tecnico Galyn Susman, che da neo-mamma aveva portato il lavoro a casa per poter restare più vicina al figlio. Questo salvataggio al limite, non solo le ha permesso di stare accanto al figlio, ma di far parte della vita di milioni di altri bambini. Se Toy Story, fino ad oggi, ci aveva insegnato soltanto il valore dell’amicizia, oggi ci fa capire quanto è importante proteggere ciò che si ama.
Kingston salvi la Regina!
Si fa un salto di quasi 20 anni, quando un passante in strada ritrova una chiavetta USB con più di 70 cartelle contenenti mappe, video, documenti e codici di sicurezza riguardanti l’aeroporto londinese di Heathrow. La chiavetta, ovviamente non crittografata, conteneva dettagli sul percorso della regina Elisabetta II all’interno dello scalo, misure di sicurezza utilizzate per proteggerla, orari delle pattuglie contro eventuali attacchi terroristici, e addirittura le mappe con la posizione delle telecamere di sorveglianza. Inutile dire che la fuga di informazioni portò all’immediata mobilitazione per la modifica di tutti i piani di sicurezza.
Perdere i dati di un’intera città
L’ultima storia risale a qualche mese fa, quando un’impiegato giapponese perse una chiavetta USB in seguito ad una serata in un bar di Amagasaki, vicino Osaka. Fin qui sembra il racconto di una serata che può capitare a tutti, ma la pennetta in questione conteneva dati sensibili di un’intera città di mezzo milione di abitanti! Fortunatamente, anche in questo caso c’è un lieto fine; le informazioni erano criptate, protette da una password e non risultano essere state diffuse. Tuttavia, l’amministrazione ha dovuto porgere le sue scuse alla popolazione dopo l’ammissione dell’incidente da parte del dipendente.