Nuovo anno, nuovi smartphone POCO! Oggi parliamo di POCO X5 5G, uscito il 6 febbraio affiancato da una versione Pro, di cui vi parlerò nella prossima recensione! Il POCO X5 5G ha alcune caratteristiche simili al POCO X4 PRO 5G dell’anno scorso, ma ha un prezzo di lancio più basso, quindi, da qualche parte qualcosa è stato limato. Però, quest’anno c’è il sensore di prossimità fisico.
POCO X5 5G – Unboxing, Design & Materiali
La confezione è quella standard di POCO, e comprende un caricabatterie da 33W accompagnato da una cover in silicone e una pellicola pre-applicata sullo smartphone, oltre al classico spillino per il carrellino delle SIM e la manualistica.
165.9×76.2×8.0 mm per 188 grammi
Il design rimane coerente con i modelli precedenti, e questo è un bene, dona continuità tra le serie e riconoscibilità al brand. Il retro è in plastica, con una finitura anti-riflesso. È disponibile in tre colorazioni: verde, nero o, come nel caso della mia unità, blu. Anche il frame, satinato e in tinta, è in plastica, mentre lo schermo è protetto da un vetro Gorilla Glass 3.
Nonostante la semplicità dei materiali, che comunque non ne inficiano il buon assemblaggio, POCO X5 ha un’ottima dotazione lungo il frame: jack da 3.5 mm per le cuffie, IR Blaster e carrellino per le due SIM oppure SIM + MicroSD. In basso c’è, invece, l’unico speaker disponibile e, nonostante il pannello AMOLED, sul lato destro c’è il sensore per le impronte, integrato nel pulsante d’accensione. È rapido e preciso e, nonostante io non sia mancino, non ho avuto problemi né con il pollice destro, né con l’indice sinistro.
Il tutto è protetto dalla certificazione IP53.
Cos’è la certificazione IP53?
IP5X: Protetto contro l’ingresso di polvere. L’ingresso di polvere non è completamente impedito, ma non deve entrare in una quantità sufficiente da interferire con il funzionamento soddisfacente dell’apparecchiatura.
IPX3: Protetto dalla pioggia
Fonte: Wikipedia

POCO X5 5G – Schermo
Come anticipato, POCO X5 5G possiede uno schermo AMOLED da 6.67″ con frequenza di aggiornamento a 120 HZ e risoluzione FHD+ (1080×2400 pixel). Per fortuna anche sui medio-gamma più economici gli schermi hanno ormai, nella quasi totalità dei casi, una qualità adeguata, e questo non fa eccezione. Anche dal punto di vista della luminosità, si riescono a superare, seppur di poco, i 700 nits, quindi nessun problema con l’utilizzo all’esterno. Sia chiaro, questi numeri vanno contestualizzati alla fascia di prezzo e al tipo di device. E, in questo caso, vanno più che bene.
I colori non sono i più accurati del settore, almeno per chi è particolarmente attento a queste cose, ma si riesce a raggiungere un buon livello di precisione con la regolazione manuale. Altrimenti, il risultato è uno schema colori bello vivido e “ricco”, che in molti potrebbero comunque apprezzare.
Per quanto riguarda i contenuti multimediali, non abbiamo l’HDR ma c’è la certificazione Widevine L1, quindi lo streaming andrà tranquillamente in FHD. Peccato non avere l’audio stereo, soprattutto visto che POCO ci aveva abituato ad averlo anche su modelli più economici. Quest’anno, però, c’è la versione Pro, quindi hanno deciso di differenziarli anche da questo punto di vista. Il singolo speaker, in ogni caso, ha un buon volume ma, ovviamente, essendo solo manca di quella “profondità” e spazialità che riescono invece, a garantire i due speaker di POCO X5 Pro.
Feedback tattile
Adeguato al tipo di smartphone, senza infamia e senza lode. Al limite del bzzzz.

POCO X5 5G – Hardware, Gaming & Benchmark
POCO X5 5G monta il Qualcomm Snapdragon 695, un chipset che pare creato appositamente per fare una sola cosa: portare il 5G sulla fascia media. Ha una configurazione CPU Octa-core (2×2.2 GHz Kryo 660 Gold & 6×1.7 GHz Kryo 660 Silver) e una GPU Adreno 619.
Ad affiancare il chipset troviamo 6/8 GB di RAM LPDDR4X e 128/256 GB di memoria espandibile UFS 2.2.
Le performance di POCO X5 sono assolutamente adeguate per la fascia di prezzo, nessun freeze o lag evidenti e, con i 120Hz attivi, si percepisce quel quid in più di velocità che non fa mai male. Certo, abbiamo le UFS 2.2 e non tutto è fulmineo, ma se si acquista uno smartphone come questo non si può pretendere di più, anzi. Lo Snapdragon 695, poi, regge bene i carichi di lavoro per quanto riguarda il throttling, consumi e temperature.
Performance aiutate, tra l’altro, dall’interfaccia utente MIUI for POCO, che rimane abbastanza leggera anche se con un certo grado di personalizzazione, grazie anche al nutrito parco temi presente. Su POCO X5 la MIUI è in versione 13 basata, però, ancora su Android 12. È aggiornata, inoltre, alle patch di gennaio 2023.
Connettività
- Sensore di prossimità fisico
- Dual SIM Dual Standby (Nano SIM + Nano SIM)
- WiFi 5 2.4/5 GHz (802.11ac)
- Bluetooth 5.1
- A2DP, LE, EDR, HID
- GPS, A-GPS, GLONASS, Beidou, Galileo
- NFC, Jack audio, Radio FM, Infrarossi, VoLTE, VoWiFi

POCO X5 5G – Fotocamere
POCO X5 5G ha un sistema di fotocamere 2+1 sul retro, che consiste in un’unità principale da 48 MP, una ultrawide da 8 MP e una fotocamera “macro” da 2 MP. Frontalmente, invece, c’è la selfie-camera da 13 MP.
Foto Diurne
Gli scatti di POCO X5 sono in linea con la sua fascia di prezzo, con tutti i pregi e difetti del caso. La fotocamera principale restituisce scatti con un buon dettaglio e colori belli saturi. La gamma dinamica non è il massimo, ma ci sta, e il bilanciamento del bianco è per lo più affidabile. Attenzione all’hdr, perché ad ogni utilizzo lo ri-troverete disattivato e, in situazioni più complicate, serve!
Anche la ultrawide produce immagini nella media, con colori e bilanciamento saturi e più che sufficienti ma anche con i diversi difettucci che caratterizzano le ultrawide economiche: rumore digitale e morbidezza generale nei bordi.
Foto Serali
Non male anche le foto di sera del sensore principale, sempre in relazione alla fascia di prezzo, ovviamente. In alcuni casi la modalità notte (disponibile solamente con il sensore principale) è molto d’aiuto, migliorando le ombre e le luci più intense.
L’ultrawide, d’altra parte, non fa miracoli e produce risultati piuttosto…meh! Generalmente morbidi, con rumore digitale e desaturazione dei colori come difetti più evidenti, ma in determinate situazioni, magari aiutandosi con l’illuminazione circostante, si può tirare fuori qualche scatto decente.
Modalità Ritratto e Selfie
La modalità Ritratto è abbastanza buona sul Poco X5. Fa un buon lavoro con il rilevamento del soggetto e il livello di sfocatura predefinito è adeguato, con una resa molto convincente.
I selfie tendono ad essere relativamente “rumorosi”, con una gamma dinamica ristretta e ombre molto schiacciate. Non sono terribili, ma siamo nell’ambito dell’utilizzabile.
Video
Il Poco X5 registra video fino a 1080p a 30 fps con una qualsiasi delle sue fotocamere. La qualità video della fotocamera principale non è eccezionale in termini assoluti, ma si potrebbe definire adeguata dato l’hardware. Le immagini hanno un contrasto elevato ed una una gamma dinamica piuttosto limitata. I dettagli, però, sono decenti, seppur con un livello di nitidezza abbastanza spinto.
I risultati con la ultrawide sono un gradino peggiori: più morbidi e con un contrasto inferiore.
In condizioni di scarsa illuminazione, la fotocamera principale fa quello che può, ma i risultati sono più rumorosi, con una gamma dinamica più ristretta e colori in generale meno saturi.
La ultrawide, d’altro canto, diciamo che di sera è…utilizzabile (ma anche no).

POCO X5 5G – Autonomia
Il Poco X5 ha una batteria da 5.000 mAh, con ricarica a 33 W. Una ricarica completa richiede poco più di un’ora, e nei primi 30 minuti riesce a ricaricarsi fino al 63% e, nel primo quarto d’ora, arriva al 35%.
L’autonomia, con queste caratteristiche, non è assolutamente un problema. I due giorni di autonomia sono praticamente alla portata di tutti o, comunque, dovrete mettervi d’impegno per scaricarlo prima di fine giornata.
POCO X5 5G – Conclusioni
Nel complesso, il Poco X5 offre un pacchetto adeguato alla sua fascia di prezzo, e probabilmente il suo difetto più “grave” è il singolo speaker, oltre al limite dei video in 1080p.
Personalmente, considerando scheda tecnica ed effettive capacità, consiglierei la versione 6/128 GB dai 249 euro in giù. Questo perché parliamo in ogni caso di uno smartphone che non vedo particolarmente a fuoco per chi è abituato a performance e velocità di sistema più elevate, e anche considerando un “primo” smartphone oppure un utilizzo più basico, sarebbe praticamente inutile spendere di più per la 8/256 GB, vista la presenza della microSD e visto l’avvicinarsi a prezzi ai quali ci sono più alternative.