L’anno scorso rimasi molto colpito dal pacchetto offerto dallo Xiaomi 11T Pro e, al prezzo a cui si riusciva a trovare (circa 400 euro), lo consigliavo vivamente. Così come il suo predecessore, Xiaomi 12T Pro è arrivato con un prezzo di lancio decisamente alto, ma dal primo momento che ho cominciato ad utilizzarlo ho capito che era uno dei modelli più validi che Xiaomi ha rilasciato negli ultimi anni.

E c’è anche il sensore di prossimità fisico.

Xiaomi 12T Pro – Unboxing, Design & Materiali

La confezione è, come da standard Xiaomi, molto ricca. Innanzitutto, troviamo il caricabatterie HyperCharge da 120 W, accompagnato da una cover in silicone e una pellicola pre-applicata sullo smartphone, oltre al classico spillino per il carrellino delle SIM, al cavo (proprietario) USB-A / USB-C e la manualistica.

163.1 x 75.9 x 8.6 mm per 205 grammi

Lo Xiaomi 12T Pro ha un design molto classico e…un po’ “noioso”. Le sue misure fanno subito capire che parliamo di uno smartphone bello grosso. I pesi, però, sono ben distribuiti e le leggere curvature aiutano parecchio la presa. Il pannello posteriore ha una finitura opaca ed anti-riflesso, che aiuta parecchio con le impronte. Niente riflessi strani o giochi di luce, nessuna “stranezza”.

Recensione Xiaomi 12T Pro

Quello che, però, mi ha fatto storcere un po’ il naso al lancio, è l’insieme di design anonimo e materiali non prettamente premium. Il frame è in plastica, il retro in vetro (ma non è specificato se Gorilla Glass o altro) e il display, invece, è protetto da gorilla Glass 5. Inoltre, il frame non avvolge completamente lo schermo, ma c’è quella specie di scalino a cui siamo abituati su modelli più economici. Insomma, non quello che vuoi sentire quando parli si uno smartphone da 900 euro.

Il pulsante di accensione e il bilanciere del volume si trovano sul lato destro. Entrambi sono ben posizionati e comodi da usare. ll lato sinistro, invece, è completamente vuoto e senza controlli. La parte superiore del telefono ospita uno dei due altoparlanti, un microfono con cancellazione del rumore e l’IR blaster. La parte inferiore del 12T Pro ospita, invece, l’altro altoparlante dedicato, il microfono principale e il carrellino per le due SIM.

  • Recensione Xiaomi 12T Pro
  • Recensione Xiaomi 12T Pro

Detto questo, lo Xiaomi 12T Pro risulta, però, molto solido e ben assemblato, ed è protetto dalla certificazione IP53. Insomma, non è uno smartphone brutto né male assemblato. È solo che se guardi il prezzo e poi lui…bè, le cose non coincidono, ma ne parleremo meglio alla fine della review, ora passiamo al display.

Recensione Xiaomi 12T Pro

Xiaomi 12T Pro – Schermo

Lo schermo è sicuramente uno dei punti di forza dello Xiaomi 12T Pro, e bisogna spendere un minutino in più per parlarne con completezza, perché ha molte caratteristiche interessanti e non scontate.

Parliamo di un display AMOLED piatto da 6,67 pollici, con risoluzione di leggermente superiore al FHD+ (1220 x 2712 pixel), una densità di pixel di 446 ppi e una luminosità massima che riesce a superare i 900 nits. La frequenza di aggiornamento è a 120Hz ed il campionamento del tocco a 480Hz. Come se non bastasse, è uno schermo a 12 bit, quindi garantisce una profondità maggiore nella riproduzione dei colori, ed è certificato sia per Dolby Vision che per HDR10+.

Tutte queste caratteristiche, numeri e sigle, si riflettono in un pannello davvero eccezionale. Definito, nitido, luminoso e capace (grazie anche alla generosa diagonale) di garantire delle performance straordinarie anche per lo streaming online, che sia Netflix, YouTube o Prime Video.

Inoltre, questo pannello è ottimo per un uso prolungato, grazie alla certificazione SGS Low Visual Fatigue. Ha anche una modalità di lettura adattiva, che rileva sessioni di lettura prolungate e riduce la quantità di luce blu proveniente dal display.

Modulazione di larghezza d’impulso (PWM): è un sistema che accende e spegne il pannello per regolarne la luminosità ad una velocità tale che l’occhio umano non riesce a registrarne il flicker e lo percepisce come un graduale incremento/decremento. Alcune persone, però, potrebbero avvertire dei fastidi, soprattutto a basse luminosità. Una buona frequenza per la PWN è compresa tra i 100 eh i 1000Hz, ma Xiaomi 12T Pro arriva a 1920Hz, quindi molto alta (e più “sicura”) rispetto ai competitor.

Recensione Xiaomi 12T Pro

Frequenza di aggiornamento

ll pannello di Xiaomi 12T Pro non è LTPO, ma riesce comunque a gestire in maniera dinamica la frequenza di aggiornamento, attraverso i passaggi 60/90 e 120Hz.

È possibile impostare il 12T Pro in modo che si aggiorni a 120 Hz fissi, 60 Hz fissi o lasciargli decidere quale frequenza utilizzare in automatico. Quest’ultima opzione funziona in maniera praticamente impeccabile. Per l’interfaccia utente e la maggior parte delle app, il sistema utilizza 120 Hz mentre l’utente interagisce con il display o c’è movimento sullo schermo, quindi una volta che vede un’immagine statica per un paio di secondi, riduce la frequenza di aggiornamento a 60 Hz per risparmiare energia.

La modalità di frequenza di aggiornamento automatico è anche abbastanza intelligente da rilevare quando è presente un video in riproduzione sullo schermo o è stata avviata un’app di riproduzione video come YouTube e ridurre la frequenza di aggiornamento in modo appropriato a 60Hz.

Per quanto riguarda i giochi, ho provato alcuni titoli in grado di andare oltre i 60 fps e tutti sono riusciti a attivarsi e funzionare automaticamente a 120 Hz per un gameplay più fluido. Insomma, non ci sono motivi per non utilizzare il sistema di commutazione automatica della frequenza d’aggiornamento!

Audio

Lo Xiaomi 12T Pro ha a sua disposizione due speaker dedicati aiutati, inoltre, dalla capsula auricolare, che “partecipa” e contribuisce all’effetto stereo. Non è sicuramente una caratteristica usuale, ma funziona dannatamente bene nella pratica. Xiaomi ha collaborato ancora una volta con Harman Kardon per il tuning dell’audio, che è anche compatibile con il Dolby Atmos.

Il volume è bello alto, con una buona riproduzione su tutta la gamma di frequenza (sia chiaro, PER UNO SMARTPHONE) e il Dolby Atmos rende davvero migliore la fruizione sia di musica che contenuti video. Insomma, la qualità complessiva è davvero alta e, se lo possedete, vi invito a sentire questa traccia con il vostro 12T Pro, riesce davvero a dare un senso di stereofonia e “tridimensionalità” niente male!

Sistema di sblocco & Feedback tattile

Il 12T Pro ha un lettore di impronte digitali ottico sotto il display, molto veloce e affidabile. Bello anche il feedback tattile. Di solito lo preferisco un po’ più “deciso”, ma fa comunque un bel massaggino alle dita. Inoltre, la sua intensità è regolabile.

Recensione Xiaomi 12T Pro

Xiaomi 12T Pro – Hardware, Gaming & Benchmark

Xiaomi 12T Pro monta il Qualcomm Snapdragon 8+ Gen 1. Ha una configurazione CPU Octa-core (1×3,19 GHz Cortex-X2 e 3×2,75 GHz Cortex-A710 e 4×1,80 GHz Cortex-A510) e una GPU Adreno 730, oltre a un sistema modem Snapdragon X65 5G e il Qualcomm AI Engine di settima generazione, tutto realizzato tramite l’ottimo processo produttivo a 4nm di TSMC.

Ad affiancare il chipset troviamo 8/12 GB di RAM LPDDR5 e 128/256 GB di memoria non espandibile UFS 3.1.

Utilizzo quotidiano

Prima dei benchmark, che in ogni caso non fanno che confermare quello che sto per dire, parliamo un po’ dell’utilizzo quotidiano. Non tanto per dirvi che, quasi banalmente, Xiaomi 12T Pro gira alla grande, ma per sottolineare l’ottimo lavoro fatto da Xiaomi con la MIUI 14. Questo smartphone andava un amore già con la 13 ma, dopo l’aggiornamento, va ancora meglio. Il lavoro fatto con le animazioni è stato davvero certosino e, nonostante siano molte all’interno dell’interfaccia, risultano ancora più fluide di prima. Non è tanto una questione di velocità in generale, ma di esecuzione dell’animazione.

Xiaomi 12T Pro, e con lui lo Xiaomi 12 che ho da poco aggiornato alla MIUI 14, mi confermano un’impressione che ho da un po’ di tempo sugli Android che sto provando e che si sono aggiornati all’ultima versione di Android e della propria UI. Tutti si stanno muovendo in una direzione più “pixel”, non tanto per la semplicità ma per i tempi delle animazioni. Sono tutte meglio gestite, e il risultato è un’esperienza quotidiana ancora più piacevole di prima.

Xiaomi 12T Pro - Benchmark
3D Mark, AnTuTu e CPU Throttling

Benchmark

Nei benchmark lo Snapdragon 8+ Gen 1 mostra tutta la sua natura “zen”. E’ molto potente, ma gestisce bene anche le temperature (grazie TSMC!).

  • AnTuTu: Partiamo dal classico AnTuTu, che restituisce un punteggio di 1064779 con temperature che salgono dai 25 ai 30 gradi.
  • 3DMark: Nemmeno 20 ripetizioni dell’Extreme Stress Test piegano questo SoC. Stabilità al 96.1%, temperatura massima di 42 gradi e performance che rimangono quasi identiche. In pratica, il throttling è quasi inesistente.
  • CPU Throttling: Anche questo benchmark conferma quanto già detto: lo Snapdragon 8+ Gen 1 è una bomba. 30 minuti di stress al 100% del SoC hanno portato le temperature massime a 38 gradi e le performance del processore sono scese al massimo al 90% delle sue capacità.
Xiaomi 12T Pro - Kite Benchmark
Kite Benchmark – Grafico

Kite Benchmark (CPU, FPS, Temperatura e Gaming)

Finalmente sono riuscito a trovare un benchmark “live” (non è stato facile). Inauguro con lo Xiaomi 12T Pro “Kite”, un benchmark che effettua un monitoraggio dal vivo delle frequenze di clock della CPU, degli FPS, della temperatura e del voltaggio utilizzato. E quale modo migliore di stressare lo smartphone se non 30 minuti filati di Genshin Impact con impostazioni maxate e 60 fps lockati?

N.B. Scarica il report dettagliato

60 fps di media, 36 gradi di temperatura per la batteria e 38 per la CPU, che dopo 6 minuti non viene più utilizzata al massimo del clock. Insomma, Xiaomi 12T Pro da questo punto di vista è una garanzia. Ci tengo a precisare che nell’oltre mezz’ora di gioco ho intravisto qualche sporadico calo di frame, ma non so se imputarlo allo smartphone o all’ottimizzazione del gioco su smartphone. Fatto sta che ha retto alla grande, ed è sempre così.

SoC, ottimizzazione software e sistema di raffreddamento fanno un lavoro combinato grandioso. E questo si riflette anche sull’autonomia.

Connettività

  • Dual SIM Dual Standby (Nano SIM + eSIM)
  • WiFi 6 (802.11ax)
  • Bluetooth 5.2
  • A2DP, LE, APTX, LDAC, AAC
  • GPS, A-GPS, GLONASS, Beidou, GPS (L1+L5), GLONASS (L1), BeiDou (B1), Galileo (E1+E5a), NavIC System
  • NFC, VoLTE, eSIM
Xiaomi 12T Pro -. MIUI 14
MIUI 14

Xiaomi 12T Pro – Software & App

A bordo di Xiaomi 12T Pro al momento c’è la nuova MIUI 14, basata su Android 13, con patch di Dicembre 2022. Inoltre, sono garantiti 3 major update, quindi fino ad Android 15, e 4 anni di patch di sicurezza.

La MIUI 14 è più leggera rispetto alla 13, sia in termini di dimensioni effettive (circa 3 GB in meno) sia di “peso” sulla RAM. Occupa in media sui 3 GB, attestandosi come una delle interfacce più leggere sul mercato, al momento. Inoltre, per liberare altro spazio, altrimenti inutilmente occupato, la MIUI 14 sarà in grado di individuare i file duplicati così da conservarne uno solo e si occuperà dell’ibernazione (e compressione) delle app usate raramente.

Xiaomi 12T Pro -. MIUI 14
Cartelle Espanse

Le modifiche estetiche sono praticamente assenti, almeno nella versione Global, alla quale mancano widget e altre leziosità grafiche di cui possiamo tranquillamente fare a meno. È stata, però, aggiunta la possibilità di utilizzare le cartelle espanse, che abbiamo già visto su altre interfacce, e di cui, personalmente, sentivo il bisogno. Tra le nuove funzionalità, inoltre, troviamo anche l’estrazione di testo dalle immagini

Le modifiche sono, quindi, per lo più “nascoste”, ma se avete effettuato l’aggiornamento al vostro 12T Pro o Xiaomi 12, avrete notato sicuramente la differenza. È un altro mondo.

Recensione Xiaomi 12T Pro
Il sensore da 200 MP

Xiaomi 12T Pro – Fotocamere

Lo Xiaomi 12T Pro è dotato di un sistema a tripla fotocamera sul retro, capace, allo stesso tempo, di impressionare e deludere. Il protagonista è sicuramente la principale da 200 MP affiancato, però, dalla solita ultrawide da 8 MP a dalla macro da 2 MP, ancora meno entusiasmante.

La fotocamera principale utilizza il sensore Samsung HP1, che utilizza un sistema Tetra2Pixel che ha lo scopo di raggruppare i suoi minuscoli pixel da 0,64 µm 16 a 1, risultando in pixel combinati da 2,56 µm. Possiede un sistema a 8 lenti ed è stabilizzato otticamente. È anche uno dei sensori più grandi del settore, con un formato ottico di 1/1,22″. È sicuramente un aggiornamento rispetto all’unità da 108 MP (1/1,52″, 0,7 µm) del modello dell’anno scorso.

Abbiamo già visto questo sensore sul Motorola Edge 30 Ultra, ma queste due fotocamere non sono esattamente le stesse. L’apertura sullo Xiaomi è f/1.7, a differenza di f/1.9 sul Motorola

L’ultrawide è lo stesso che possiede anche il 12T: un sensore Samsung S5K4H7 ISOCELL Slim da 8 MP, con messa a fuoco fissa, un’apertura f/2,2 e un FOV di 120 gradi. La fotocamera macro, invece, si basa su un sensore GalaxyCore GC02 da 2 MP f/2.4. La messa a fuoco è fissata a circa 4 cm di distanza.

Per i selfie, infine, abbiamo il sensore Sony IMX596 da 20 MP. Anche in questo caso abbiamo un obiettivo a fuoco fisso con apertura f/2,2.

N.B. Scarica le foto in alta risoluzione

Foto Diurne

Colori vibranti, immagini contrastate e ampia gamma dinamica, anche in situazioni complicate. La fotocamera di Xiaomi 12T Pro fa davvero un bel lavoro, 200 MP o meno. In alcuni casi le immagini risultano un po’ troppo “colorate” per i miei gusti, però è innegabile che hanno una certa appetibilità per gli amanti del punta e scatta per i social. Inoltre, la quantità di dettagli catturati è molto buona ed è resa con una quantità misurata di nitidezza ed un rumore digitale praticamente assente.

Per la risoluzione degli scatti ci sono 3 possibilità:

  • 12.5 MP (quella predefinita)
  • 50 MP
  • 200 MP

Tralasciando i 200 MP, che possono servire se proprio volete un file con dimensioni tra i 50 e gli 80 MB, è sicuramente interessante la modalità a 50 MP che, oltre a dimensioni fisicamente più grandi della predefinita, restituisce un dettaglio notevole e può risultare utile vista la mancanza di uno zoom 2X ottico. Già lo zoom 2X a 12 MP restituisce scatti di livello, ma con i 50 MP attivi, se proprio non dovete fare una cosa al volo, avrete risultati praticamente identici ad uno zoom ottico.

Questo, però, non vuol dire che i 200 MP siano inutili. Nel senso che, seppur vero che avendo una dimensione del sensore così piccola è indubbio che non si abbia un beneficio enorme nella qualità restituita, questo sensore ha comunque caratteristiche tali da garantire ottimi scatti, al limite del top di gamma.

Le innovazioni tecnologiche, dopotutto, derivano anche da questi “tentativi”, quindi ben vengano (soprattutto quando poi funzionano, alla fine). Certo, è un peccato non avere uno zoom ottico, ma con questa qualità diciamo che si sono fatti perdonare (almeno un po’).

La fotocamera ultrawide da 8 MP restituisce quello che mi aspettavo. I colori sono un po’ più caldi rispetto alla principale, la gamma dinamica è buona, c’è la solita morbidezza nei bordi e, in definitiva, è nella media.

Foto Serali

Ottime anche le foto serali, con una modalità notturna che riesce a mantenere una certa naturalezza, senza illuminare troppo, riuscendo anche a gestire abbastanza bene le fonti di luce, senza “spegnerle” del tutto. La gamma dinamica è ottima, con colori che non soffrono di alcuna desaturazione evidente e il bilanciamento del bianco è, il più delle volte, accurato. Le stesse caratteristiche le ritroviamo anche per gli scatti con lo zoom 2X digitale.

Sull’ultrawide la situazione cambia un po’. La modalità notte aiuta tanto, e gli scatti restano ben esposti, con una buona gamma dinamica e una decente quantità di dettaglio. Il rumore digitale cresce nei lati ma, dopotutto, ho già detto che questa fotocamera è nella media, e vi rimane anche in contesti meno illuminati.

Macro

Senza funzionalità AF sull’ultrawide, la modalità “macro” è gestita da un sensore da 2 MP dedicato. I risultati sono un po’…meh, così come mi aspettavo. Insomma, speriamo presto che questi sensori da 2 MP finiscano presto nei magazzini dei brand, così potremo dimenticarcene.

Modalità Ritratto

La modalità Ritratto del 12T Pro passa a una vista ingrandita dalla fotocamera principale, con un cambio di focale e prospettiva molto più lusinghiero dei 23/24mm usuali, non propriamente adatti per i ritratti.

La qualità dell’immagine, nitidezza e dettagli sul soggetto sono buoni alla luce del giorno, anche se diminuiscono in condizioni interne, con luci artificiali. Il rilevamento del soggetto è ottimo, ma il livello di sfocatura predefinito può essere un po’ eccessivo, ma è comunque regolabile nella galleria dopo lo scatto, quindi puoi perfezionarlo come più ti piace.

Selfie

I selfie sullo Xiaomi 12T Pro vengono catturati con un sensore da 20 MP. L’esposizione è davvero ottima e la gamma dinamica è buona per una fotocamera selfie, e anche nelle scene in controluce non ci sono problemi, l’HDR fa un bel lavoro!

Recensione Xiaomi 12T Pro
Caricatore da 120 W incluso

Xiaomi 12T Pro – Autonomia

Lo Xiaomi 12T Pro ha una batteria da 5.000 mAh e si ricarica a 120 W, il che si traduce in una ricarica completa dallo 0 al 100% in circa 23 minuti con la modalità MI TURBO attivata (Impostazioni – Sicurezza), altrimenti ci metterà qualche minuto in più.

In confezione c’è il caricabatterie HyperCharge da 120 W. Ha un’uscita nominale di 5V@3A, 9V@3A, 11V@6A e 20V@6A. Sfortunatamente, la tecnologia HyperCharge di Xiaomi è ancora proprietaria, quindi fate attenzione a dove mettete il cavo, ne avrete bisogno per far funzionare la ricarica super-rapida a 120 W.

Recensione Xiaomi 12T Pro

Xiaomi 12T Pro – Conclusioni

Lo Xiaomi 12T Pro è un dispositivo completo, con molti punti di forza che sono tranquillamente al livello di alcuni top di gamma: l’ottimo display, l’audio stereo, l’ottimizzazione hardware e software, la parte telefonica (arricchita dal sensore di prossimità fisico) e un’ottima autonomia.

Attualmente lo si trova abbastanza facilmente sotto i 600 euro, un prezzo adeguato per uno smartphone del genere. Ovviamente i competitor non mancano, ma le sue caratteristiche lo rendono molto appetibile. Se avete dubbi tra lui e altri smartphone, non esitate a raggiungermi nei commenti di YouTube o nel Gruppo Telegram!

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