Lo scorso anno ho avuto modo di partecipare all’evento di lancio del Reno 12 Pro, occasione in cui OPPO aveva presentato nuove soluzioni d’intelligenza artificiale integrate nel software. Soprattutto in ambito fotografico e multimediale, l’AI era (ed è) diventata uno strumento cardine per migliorare la resa degli scatti e introdurre funzioni “smart” all’interno della ColorOS. A distanza di un anno, il Reno 13 Pro si prefigge di proseguire su questa strada, potenziando ulteriormente le opzioni AI e cercando di ampliare la dotazione hardware per offrire un’esperienza più completa.

Le principali differenze rispetto alla generazione precedente riguardano:

  • Design & Costruzione: il frame è ora in alluminio aerospaziale, con un retro in vetro scolpito in un unico pezzo e la certificazione IP69 a protezione da polvere e immersioni più profonde.

  • Fotocamere: oltre al sensore principale da 50 MP con OIS, compare un teleobiettivo periscopico (3x o 3.5x a seconda delle versioni) che arricchisce la versatilità rispetto al vecchio tele 2x del Reno 12 Pro.

  • SoC & Prestazioni: il passaggio al MediaTek Dimensity 8350, con processo a 4 nm, promette prestazioni migliorate ed efficienza energetica, mentre la batteria arriva a 5800 mAh con ricarica rapida SuperVOOC.

  • Software & AI: continua l’integrazione di algoritmi avanzati per foto, video e produttività, con nuove funzioni come AI Eraser 2.0, AI Livephoto e più impostazioni di editing automatico.

Con queste premesse, il Reno 13 Pro si posiziona in una fascia di mercato sempre più competitiva, sfidando ad armi pari i diretti rivali sui fronti multimedialità e autonomia. Scopriamo dunque nel dettaglio che cosa offre, partendo dal contenuto della confezione.

La confezione di OPPO Reno 13 Pro riprende lo stile classico del brand: forma rettangolare, grafica minimal e l’inconfondibile numero della serie in evidenza sul fronte. All’interno troviamo:

  • Lo smartphone protetto da una pellicola sul display

  • Un cavo USB-A/USB-C per la ricarica e il trasferimento dati

  • La manualistica rapida e la graffetta per lo slot SIM/eSIM

  • Assente il caricabatterie da parete (disponibile in bundle o in promozioni dedicate, a seconda del mercato)

Design & Materiali

Con il Reno 13 Pro, OPPO ha puntato su un design ricercato, con finiture che mirano a fare la differenza nella fascia media. Il profilo vanta infatti un telaio in alluminio aerospaziale, apprezzabile per solidità e resistenza, e un retro in vetro scolpito in un unico pezzo, disponibile in colorazioni come Plume Purple e Graphite Grey.

Lo spessore di circa 7,6 mm (e un peso di poco inferiore ai 200 g) lo rende gestibile in mano, ma vi consiglio una cover, perché l’ho trovato davvero scivoloso e, vista l’ampia diagonale, utilizzarlo con una mano non è semplicissimo. Dal punto di vista della robustezza, l’adozione del vetro sul retro e l’IP69/IP68 garantiscono un’elevata protezione contro schizzi, polvere e immersioni in acqua fino a 2 metri per 30 minuti. 

L’alluminio è rifinito con angoli leggermente arrotondati, così da migliorare il comfort nell’impugnatura e conferire un look moderno e ricercato. Sul bordo troviamo i classici pulsanti fisici per accensione e volume, ben posizionati e con un feedback preciso, insieme alla porta USB-C (2.0), allo slot dual SIM con supporto eSIM, all’altoparlante principale e ai microfoni.

Plume Texture
A seconda della colorazione scelta, emerge l'elegante effetto "Plume Texture"

La parte frontale è protetta da un pannello in Corning Gorilla Glass 7i, un vetro di nuova generazione studiato appositamente per migliorare la resistenza ai graffi rispetto alle versioni precedenti. Non raggiunge i livelli di robustezza contro le cadute delle varianti Victus più avanzate, ma offre un ottimo equilibrio fra solidità, resistenza all’usura quotidiana e leggerezza.

Sul retro del Reno 13 Pro, OPPO ha adottato un unico pezzo di vetro sapientemente scolpito, sottoposto a un complesso processo produttivo con oltre 65 passaggi di incisione e lucidatura. Questo trattamento conferisce una piacevole finitura opaca anti-impronta, che limita efficacemente l’accumulo di ditate. Inoltre, a seconda della colorazione scelta, emerge l’elegante effetto “Plume Texture”, che richiama il motivo delicato delle piume o delle ali di una farfalla e dona riflessi cangianti quando inclinato alla luce.

Frontale OPPO FIND X Pro

Display, Audio e Multimedialità

OPPO Reno 13 Pro è dotato di un ampio pannello AMOLED da 6,83 pollici con risoluzione 1.5K (2800 × 1272 pixel) e refresh rate a 120 Hz, una combinazione che garantisce immagini estremamente nitide, fluide e dettagliate. Il rapporto schermo-scocca sfiora il 93,8%, anche grazie alle cornici simmetriche ultra-sottili e ai bordi leggermente curvi su tutti e quattro i lati, che migliorano l’ergonomia senza sacrificare la superficie utile.

Il display supporta una profondità di colore a 10 bit e copertura 100% DCI-P3, offrendo colori vivaci, neri profondi e una calibrazione fedele già out of the box. La luminosità di picco raggiunge i 1200 nit, rendendo il pannello ben leggibile anche sotto la luce diretta del sole, mentre la tecnologia di PWM dimming a 3840 Hz riduce efficacemente lo sfarfallio in ambienti poco illuminati, limitando l’affaticamento visivo durante l’uso prolungato.

contenuti hdr

Il supporto ai contenuti HDR10+, insieme alla certificazione Amazon HD & HDR e Netflix HD & HDR, rende il Reno 13 Pro una valida scelta anche per la fruizione di contenuti in streaming ad alta qualità. La resa dei contrasti e la gamma dinamica si dimostrano molto buone sia nei video HDR che nei giochi.

Il comparto audio prevede una configurazione stereo con capsula auricolare e speaker principale inferiore. Il volume raggiunge livelli elevati e il bilanciamento tra i due canali è discreto, anche se lo speaker superiore tende a enfatizzare le frequenze medio-alte. La qualità sonora è buona per la fascia di prezzo, seppur non eccezionale: manca una vera profondità nei bassi, ma i dialoghi sono chiari e le alte frequenze non risultano taglienti.

Non è presente il jack da 3,5 mm, ma la porta USB-C supporta cuffie digitali, anche con codec ad alta risoluzione. Grazie al supporto a Bluetooth 5.4, è garantita un’ottima compatibilità con auricolari wireless di ultima generazione.

Nel complesso, OPPO Reno 13 Pro si comporta molto bene nella multimedialità quotidiana: tra il pannello AMOLED di alta qualità, il supporto ai contenuti HDR e un audio stereo convincente, l’esperienza di visione e ascolto è soddisfacente per l’utente medio e più che adeguata anche per gli appassionati di serie TV, social e gaming leggero.

OPPO Find X8 Pro - Hardware, Gaming & Benchmark

Hardware, Gaming & Benchmark

Con il passaggio dal Dimensity 7300 al nuovo Dimensity 8350, OPPO Reno 13 Pro compie un salto generazionale concreto, finalmente allineando anche le prestazioni con le ambizioni estetiche e fotografiche della serie Reno. Il SoC, realizzato a 4 nm, adotta una configurazione octa-core più performante e una GPU Mali-G615 MC6 decisamente più capace, soprattutto in ambito grafico.

A supportare il processore troviamo 12 GB di RAM LPDDR5X e 512 GB di storage UFS 3.1, in linea con le aspettative per un medio gamma premium. La memoria non è espandibile, ma lo spazio interno è sufficiente per gestire anche grandi librerie di app, foto e video.

Differenze con Reno 12 Pro

I benchmark non lasciano spazio a dubbi:

  • Su Geekbench 6, si passa da 818 / 2625 (Reno 12 Pro) a 1322 / 4073 (Reno 13 Pro), con un incremento di +61,6% in single-core e +55% in multi-core.

  • Su AnTuTu 10, il balzo è ancora più evidente: da 681.677 a 1.161.600, con una crescita del +70,4% complessivo, un risultato che porta Reno 13 Pro ai vertici della fascia media.

  • Anche sul fronte GPU, i numeri sono chiari: nel 3DMark Wild Life Extreme Stress Test, il punteggio passa da 854 a 2867, ovvero oltre 3 volte superiore, pur mantenendo un’ottima stabilità del sistema (dal 99,4% al 98%).

Questi dati certificano un miglioramento non solo sulla carta, ma anche tangibile.

Dissipazione e ottimizzazioni AI

Per mantenere le temperature sotto controllo, OPPO ha integrato una camera di vapore di dimensioni doppie rispetto alla generazione precedente, accompagnata dal sistema AI Multi-Cooling. Questo permette di sfruttare meglio le potenzialità del SoC anche durante sessioni di gioco prolungate o in scenari multitasking complessi.

Le ottimizzazioni software, attraverso la suite HyperBoost, comprendono:

  • AI Frame Stabilizer: per framerate costanti

  • Touch Boost 2.0: per input più reattivi

  • LinkBoost 2.0: per mantenere stabile la connessione di rete anche in ambienti ostili

Benchmark

Per valutare le prestazioni dell’OPPO Reno 13 Pro abbiamo condotto una serie di benchmark sintetici e stress test, utili per misurare le capacità del dispositivo in scenari reali e simulati. I test eseguiti sono:

  • Geekbench 6 – Valuta le performance della CPU in scenari a singolo thread, simulando attività quotidiane come apertura app, caricamento pagine web, o uso leggero del sistema. È un buon indicatore della reattività generale del dispositivo..

  • AnTuTu 10 – Un benchmark completo che valuta le performance di CPU, GPU, memoria e UX, fornendo una panoramica generale dell’esperienza utente. È particolarmente utile per capire la fluidità del sistema in ambiti come gaming, caricamento app e gestione della RAM.

  • 3DMark Wild Life Extreme Stress Test – per mettere alla prova la GPU in scenari grafici pesanti e verificare la stabilità sotto carico prolungato.

Di seguito, riportiamo i risultati del Reno 13 Pro confrontati con altri smartphone di fascia media e medio-alta presenti sul mercato.

Geekbench 6

Con un punteggio di 1322 punti, l’OPPO Reno 13 Pro segna un incremento netto del +61,6% rispetto al Reno 12 Pro (818 punti). Tuttavia, viene superato da alcuni concorrenti:

  • OnePlus Nord 4 (+44% rispetto al Reno 13 Pro)

  • Google Pixel 8a (+33%)

  • Pixel 9a (+31%)

  • POCO X7 Pro (+20%)

Rimane comunque più potente rispetto a Realme 14 Pro+ (+12%), Redmi Note 14 Pro+ (+13%) e Nothing Phone (3a), posizionandosi nella fascia medio-alta del segmento, ma non al vertice assoluto.

AnTuTu 10

AnTuTu è un benchmark completo che misura le prestazioni globali dello smartphone in quattro ambiti: CPU, GPU, memoria e UX. È particolarmente indicativo per valutare la fluidità generale del sistema, la reattività nelle app e il comportamento sotto carico in giochi e multitasking.

Con un punteggio di 1.161.600, l’OPPO Reno 13 Pro si posiziona nella parte centrale del gruppo testato. Ecco come si confronta con alcuni dei principali concorrenti:

  • +70% rispetto al Reno 12 Pro: un balzo prestazionale netto, sintomo del salto generazionale del SoC.

  • -15% rispetto al Reno 13, che sorprendentemente lo supera, probabilmente grazie a un miglior raffreddamento.
  • -26% rispetto al POCO X7 Pro, che domina con il Dimensity 8400 Ultra.

  • -9% rispetto a OnePlus Nord 4 e -8% rispetto a Honor 200 Pro, entrambi spinti dallo Snapdragon 7+ Gen 3 e 8s Gen 3.

  • -3% rispetto al Pixel 9a, ma -2% più veloce del Pixel 8a.

  • +39% rispetto al Realme 14 Pro+ e circa +40% rispetto ai Nothing Phone (3a e 3a Pro).

Il Reno 13 Pro non svetta, ma si difende bene in un contesto molto competitivo. Il divario col Reno 13 è da approfondire (probabilmente dovuto a throttling termico o priorità energetiche più conservative nella versione Pro).

3D Mark Stress Test

Questo benchmark misura le prestazioni della GPU in scenari grafici ad alta intensità (simili al gaming AAA), con l’obiettivo di valutare non solo la potenza grafica pura, ma anche la stabilità nel tempo sotto carico continuo.

Il Reno 13 Pro totalizza 2867 punti, un valore che lo colloca tra i migliori della fascia media in termini di GPU, ma non al vertice assoluto. Ecco un confronto sintetico con i modelli più rilevanti:

  • +235% rispetto al Reno 12 Pro (854), un miglioramento radicale che conferma il salto di generazione.

  • Quasi identico al Reno 13 base, che ottiene un punto in più (2868), segno che le due varianti si equivalgono lato GPU.

  • -26% rispetto al POCO X7 Pro, che domina con il Dimensity 8400 Ultra (3880 punti).

  • -7% rispetto al OnePlus Nord 4 e -3% rispetto all’Honor 200 Pro, entrambi con GPU Snapdragon più moderne.

  • +165% rispetto al Realme 14 Pro+ e oltre +170% rispetto ai Nothing Phone 3a / 3a Pro, che condividono lo Snapdragon 7s Gen 3.

  • +9% rispetto al Pixel 9a e +18% rispetto al Pixel 8a.

Nel complesso, il Reno 13 Pro mantiene prestazioni solide e costanti anche nei carichi prolungati, con una stabilità del 98%, tra le più alte nei test, confermando la bontà del sistema di raffreddamento.

ColorOS 15

Software & Aggiornamenti

OPPO Reno 13 Pro è equipaggiato con ColorOS 15 basata su Android 15, una versione che introduce numerose funzionalità avanzate, in particolare legate all’intelligenza artificiale. Inoltre, OPPO assicura 5 major update di Android e 6 anni di patch di sicurezza per Reno 13 Pro, una promessa che lo pone ai vertici della categoria in termini di supporto software. Tuttavia, come già evidenziato nella recensione del Find X8 Pro, ci sono alcune criticità ricorrenti che vanno segnalate anche su questo modello.

Cosa non convince della ColorOS 15

Nonostante i passi avanti in termini di stabilità e completezza, ci sono ancora alcune scelte discutibili sul fronte dell’esperienza utente:

  • Presenza di app preinstallate: al primo avvio si trovano applicazioni come Netflix, TikTok, Facebook, Spotify, Booking, Amazon Music, Temu e WPS Office. Tutte disinstallabili, sì, ma resta il fatto che su uno smartphone di fascia medio-alta ci si aspetterebbe una configurazione più pulita.

  • Cartelle “Hot Apps” e “Hot Games”: visibili nel drawer delle app, propongono suggerimenti e pubblicità di giochi e applicazioni, risultando fuori luogo su un dispositivo dal target premium.

  • Finestra “App essenziali” nell’App Market: al primo accesso al market proprietario, OPPO propone una lista di app (spesso poco utili) pre-selezionate per il download.

Questi elementi, pur non compromettendo l’esperienza d’uso, contribuiscono a rendere meno coerente un’interfaccia che per il resto si dimostra fluida, ricca e ben ottimizzata. Il consiglio, anche in questo caso, è disattivare l’App Market e rimuovere le cartelle “Hot” per tornare a un’esperienza più pulita.

Per una panoramica completa di queste criticità e delle funzionalità AI introdotte da ColorOS 15, rimandiamo alla nostra recensione di OPPO Find X8 Pro.

oppo sharpen

Funzionalità AI e personalizzazione

ColorOS 15 continua a integrare strumenti AI utili e concreti:

  • AI Summary: per generare sintesi rapide di testi e documenti.

  • AI Eraser 2.0: per rimuovere oggetti indesiderati dalle immagini.

  • AI Livephoto e O+ Connect: per la condivisione di contenuti animati tra dispositivi OPPO, OnePlus, Realme e anche iPhone.

L’interfaccia resta altamente personalizzabile, con temi, layout flessibili, widget smart e una gestione avanzata dei permessi. A livello di performance, il sistema gira fluido, reattivo e ben ottimizzato sul Dimensity 8350.

OPPO Reno 13 Pro - Fotocamere

OPPO Reno 13 Pro - Fotocamere

OPPO Reno 13 Pro prosegue sulla strada tracciata dalla serie, offrendo un comparto fotografico ambizioso per la fascia media, con una configurazione completa e una forte enfasi sulla fotografia computazionale. Il modulo posteriore integra tre fotocamere:

  • Principale: 50 MP Sony IMX890, f/1.8, stabilizzazione ottica (OIS), 1/1.56”

  • Teleobiettivo periscopico: 50 MP con zoom ottico 3.5x, OIS, f/2.8

  • Ultra-grandangolare: 8 MP, f/2.2, FOV 116°

  • Selfie camera: 50 MP, autofocus, apertura f/2.0

A livello software, troviamo le ormai consolidate funzioni IA di OPPO: AI Ultra Clarity, AI Eraser, AI Portrait Retouching, e la possibilità di utilizzare la modalità subacquea grazie alla certificazione IP69 (così come su Realme GT 7 Pro).

Principale (Sony IMX890)

La fotocamera principale da 50 MP di OPPO Reno 13 Pro utilizza il sensore Sony IMX890, già noto per le sue ottime prestazioni su dispositivi di fascia più alta. Si tratta di un’unità da 1/1.56”, con pixel da 1.0 µm, apertura f/1.8 e stabilizzazione ottica (OIS), capace di produrre scatti ricchi di dettaglio e ben gestiti a livello dinamico.

In condizioni di luce favorevole, le immagini appaiono nitide e ben contrastate, con una gamma dinamica ampia e colori leggermente vivaci ma ancora realistici, nel tipico stile OPPO. L’algoritmo tende ad enfatizzare la resa nei cieli e nei verdi, senza però saturare in modo eccessivo.

Il comportamento dell’HDR è solido: gestisce bene le alte luci e recupera discretamente le ombre, anche se nelle situazioni di forte controluce si può notare un leggero appiattimento del contrasto. In compenso, il rumore è ben controllato, anche nelle zone più scure dell’inquadratura.

Dal punto di vista della velocità, l’autofocus è rapido e preciso, e lo scatto avviene senza ritardi percepibili. La resa dei dettagli è convincente anche nelle aree periferiche del fotogramma, a conferma di un’ottima correzione ottica.

L’unico appunto riguarda la tendenza del software a sovraesporre leggermente le scene più luminose, specialmente in modalità automatica. Per chi cerca maggiore equilibrio è consigliabile utilizzare la modalità Pro, oppure regolare manualmente la compensazione dell’esposizione.

In sintesi, la fotocamera principale del Reno 13 Pro si comporta in modo eccellente nella fotografia diurna, superando nettamente quanto visto su Reno 12 Pro con il sensore LYT-600. Il salto qualitativo è evidente sia in termini di dettaglio, sia nella gestione della luce e del colore.

Teleobiettivo (50 MP, zoom ottico 3.5x)

Uno degli elementi più distintivi del Reno 13 Pro rispetto ai concorrenti diretti (come segmento, non come prezzo) è la presenza di un teleobiettivo periscopico da 50 MP con zoom ottico 3.5x, apertura f/2.8 e stabilizzazione ottica (OIS). Una soluzione rara nella fascia media, che aggiunge un livello di versatilità fotografica solitamente riservato ai flagship.

In condizioni di buona luce, le immagini risultano molto dettagliate, con un buon controllo del rumore anche a focali intermedie. Il sensore lavora bene in accoppiata con il software OPPO, mantenendo una coerenza cromatica con la fotocamera principale e riproducendo correttamente texture e profondità anche su soggetti lontani.

Lo zoom ottico 3.5x consente di scattare ritratti più naturali, con una compressione della prospettiva tipica delle focali medio-tele. La profondità di campo ridotta aiuta a creare un effetto bokeh credibile, anche senza attivare la modalità ritratto.

A livello algoritmico, la fotocamera sfrutta la risoluzione nativa elevata anche per effettuare uno zoom digitale fino a circa 10x con un degrado della qualità contenuto. Oltre questa soglia, il dettaglio cala più sensibilmente, ma resta comunque utilizzabile per scatti d’emergenza o soggetti in lontananza.

In modalità automatica, l’attivazione del tele avviene in modo intelligente e invisibile all’utente: OPPO utilizza il sensore periscopico non solo per lo zoom, ma anche per alcuni effetti di profondità e ottimizzazione AI in modalità ritratto.

Nel complesso, si tratta di uno dei teleobiettivi più validi in assoluto nella fascia media, capace di ampliare significativamente le possibilità creative senza scendere a compromessi evidenti in termini di qualità.

Ultra-grandangolare (8 MP, f/2.2)

La fotocamera ultra-grandangolare del Reno 13 Pro utilizza un sensore da 8 MP con apertura f/2.2 e angolo di campo pari a 116°, una configurazione che OPPO ha mantenuto inalterata rispetto ai modelli precedenti.

In condizioni di luce ottimale, gli scatti risultano sufficientemente nitidi al centro dell’immagine, ma è evidente che questa camera rappresenti l’anello debole del comparto fotografico. La risoluzione limitata e la gestione software tendono a penalizzare i dettagli più fini, soprattutto nelle zone periferiche, dove si nota una certa perdita di definizione e un leggero effetto “morbido”.

La distorsione ottica viene corretta in modo efficace via software, ma la gamma dinamica è sensibilmente inferiore rispetto alla principale e al tele. Le alte luci tendono a bruciarsi con maggiore facilità, e le ombre risultano più piatte. In compenso, l’elaborazione dei colori cerca di rimanere coerente con le altre fotocamere, anche se non sempre riesce a mantenere la stessa tonalità nei passaggi rapidi da una lente all’altra.

Nel complesso, si tratta di una camera utile per panorami, edifici o foto di gruppo, ma che resta in secondo piano rispetto all’ottimo modulo principale e al teleobiettivo. La sua presenza è comunque gradita per ampliare la versatilità del sistema fotografico, anche se non rappresenta un elemento di forza del dispositivo.

Foto Serali

Principale

In condizioni di scarsa illuminazione, la fotocamera principale del Reno 13 Pro si comporta molto bene, sfruttando al massimo le dimensioni generose del sensore Sony IMX890 e le ottimizzazioni software della modalità Notte AI. Il sensore da 1/1.56″ cattura una buona quantità di luce anche senza flash, permettendo scatti nitidi e ben bilanciati nei toni.

Le immagini mostrano un ottimo livello di dettaglio, soprattutto nelle zone centrali, e la gestione del rumore è ben controllata fino a ISO medi. L’algoritmo tende a schiarire le aree in ombra, talvolta in modo un po’ aggressivo, ma senza introdurre artefatti evidenti o perdita di nitidezza. I colori rimangono abbastanza fedeli, anche se la saturazione viene leggermente potenziata per migliorare la resa visiva in condizioni difficili.

La stabilizzazione ottica (OIS) consente di mantenere i tempi di scatto relativamente lunghi senza causare mosso, e l’autofocus resta affidabile anche al buio. L’elaborazione multi-frame della modalità notturna riduce efficacemente il rumore cromatico, rendendo le immagini più pulite e leggibili.

In modalità automatica, il telefono seleziona in autonomia se attivare o meno la modalità notturna in base alla scena, ma per ottenere i migliori risultati è consigliabile attivarla manualmente: si noterà un miglior recupero delle alte luci (come insegne o fari) e una resa cromatica più equilibrata.

In sintesi, la camera principale si dimostra pienamente all’altezza anche in notturna, confermando la bontà dell’hardware scelto e dell’algoritmo di elaborazione sviluppato da OPPO.

Teleobiettivo

Anche di notte, il teleobiettivo periscopico da 50 MP del Reno 13 Pro mantiene risultati interessanti, soprattutto considerando che si tratta di una lente secondaria su uno smartphone di fascia media. La presenza della stabilizzazione ottica (OIS) è cruciale, poiché consente tempi di esposizione sufficientemente lunghi da catturare una buona quantità di luce senza introdurre sfocature dovute al movimento.

Con la modalità Notte attiva, il dispositivo elabora più fotogrammi per migliorare la gamma dinamica e la luminosità complessiva della scena. Il risultato sono scatti nitidi fino allo zoom ottico 3.5x, con un buon livello di dettaglio e un rumore ben contenuto, anche se si nota una leggera perdita di nitidezza nelle zone meno illuminate rispetto al sensore principale.

Nello zoom digitale fino a 10x, le immagini diventano meno definite e iniziano ad emergere artefatti da compressione, ma restano comunque utilizzabili per soggetti ben illuminati o statici. In ambienti scarsamente illuminati, invece, il sistema tende a evitare l’uso del tele e sfrutta un crop sul sensore principale, per evitare eccessivo rumore o esposizioni imprecise.

Dal punto di vista cromatico, il comportamento è coerente con il sensore principale: le luci artificiali sono ben gestite, e la resa del colore resta naturale senza viraggi innaturali.

Nel complesso, è uno dei pochi teleobiettivi realmente usabili anche di notte nella fascia media, e rappresenta un chiaro punto di forza rispetto a molti concorrenti che si affidano esclusivamente al crop digitale.

Ultra-Grandangolare

La fotocamera ultra-grandangolare del Reno 13 Pro conferma in notturna i limiti già osservati durante il giorno. Il sensore da 8 MP, abbinato a un’apertura f/2.2, non è in grado di competere con la principale in termini di sensibilità alla luce, dettaglio e gamma dinamica.

Gli scatti in condizioni di luce scarsa mostrano un calo evidente di nitidezza, in particolare nelle aree periferiche del fotogramma. Il rumore digitale diventa visibile anche a ISO contenuti, e l’algoritmo tende a compensare con un’accentuata riduzione del rumore, che però porta a una perdita di micro-dettagli e a un effetto “acquerello” in alcune texture.

In presenza di una buona illuminazione urbana, è possibile ottenere immagini accettabili per la condivisione sui social, ma non ci si può aspettare una resa comparabile a quella delle altre due lenti. In condizioni ambientali più difficili, la fotocamera fatica a restituire risultati convincenti.

In sintesi, si tratta di una lente utile per foto occasionali o panoramiche in contesti urbani ben illuminati, ma non adatta a scatti in notturna dove il dettaglio è prioritario.

Selfie

La fotocamera frontale di OPPO Reno 13 Pro è un’unità da 50 MP con apertura f/2.0 e autofocus, una configurazione insolita nella fascia media, che permette di ottenere scatti di qualità superiore alla media, sia di giorno che in condizioni di luce più difficili.

In buone condizioni di luce, i risultati sono eccellenti:

  • I dettagli del viso vengono riprodotti in modo fedele, con una buona resa delle texture della pelle.

  • L’autofocus si comporta in maniera precisa e consente una maggiore flessibilità nella composizione, anche a distanze diverse.

  • I colori sono naturali, senza eccessi nella saturazione, e l’esposizione è quasi sempre corretta anche in controluce moderato.

Le modalità AI per il ritratto permettono di applicare effetti di sfocatura dello sfondo credibili, con una separazione tra soggetto e background ben gestita nella maggior parte dei casi. Gli strumenti di ritocco (AI Portrait Retouching) sono presenti ma non troppo invasivi, e possono essere regolati nel dettaglio.

In condizioni più difficili, la camera frontale riesce comunque a produrre scatti convincenti:

  • Il rumore è ben controllato fino a ISO medi.

  • La modalità notturna è disponibile anche per i selfie, e migliora sensibilmente la luminosità e la leggibilità dell’immagine, pur sacrificando un po’ di nitidezza.

  • In alcuni casi, può essere necessario bloccare l’esposizione manualmente per evitare sovraesposizioni da fonti luminose troppo ravvicinate (lampioni, insegne, ecc.).

Video

Il comparto video di OPPO Reno 13 Pro si difende bene per la fascia di appartenenza, offrendo una gamma di risoluzioni e framerate completa sia per la fotocamera principale che per quella frontale.

Registrazione con la fotocamera principale

La fotocamera da 50 MP Sony IMX890 consente di registrare video fino a 4K a 60 fps, anche se con alcune limitazioni a seconda della lente utilizzata:

  • 4K 60 fps: disponibile solo con la fotocamera principale.

  • 4K 30 fps: disponibile anche con il teleobiettivo, ma non con l’ultra-grandangolare.

  • 1080p fino a 60 fps: disponibile con tutte le lenti.

  • La stabilizzazione elettronica (EIS) è sempre attiva, mentre quella ottica (OIS) lavora in background per ridurre le vibrazioni più marcate.

I video registrati con la cam principale in 4K risultano nitidi, con una buona gamma dinamica e colori realistici. La gestione dell’esposizione è rapida, e il sistema si adatta bene ai cambiamenti di luce, anche in scene in movimento. L’audio catturato è pulito, con un buon isolamento dal rumore ambientale.

Zoom e passaggi tra le lenti

Il passaggio tra le lenti durante la registrazione non è sempre fluido: a risoluzioni superiori al Full HD, OPPO tende a disabilitare lo switch dinamico tra le ottiche. In 1080p la transizione tra lente principale e teleobiettivo è possibile, ma con un leggero stacco visivo.

Lo zoom digitale fino a 10x resta utilizzabile in Full HD, ma a risoluzioni più alte perde visibilmente in qualità.

Riprese in notturna

La modalità notte per i video è presente e funziona discretamente, ma non raggiunge i livelli visti nelle fotografie.
In 4K, le scene ben illuminate (centri città, locali, insegne) vengono catturate con buona resa dei dettagli, ma in ambienti più bui si nota una perdita marcata di definizione e un aumento del rumore, in particolare con il teleobiettivo.

Selfie Video

La fotocamera frontale supporta registrazione fino a 4K a 30 fps, con autofocus attivo e una buona gestione dell’esposizione anche in interni. L’audio è nitido e il campo visivo è sufficientemente ampio per vlog o registrazioni statiche.

Nel complesso, Reno 13 Pro offre una buona esperienza video per la fascia media, con prestazioni solide in 4K, una stabilizzazione efficace e una resa generale soddisfacente per vlogging, contenuti social e uso quotidiano. Restano dei margini di miglioramento sul fronte della gestione multicam e della resa notturna, ma il pacchetto è più che valido.

OPPO Reno 13 Pro

Autonomia e Ricarica

OPPO Reno 13 Pro è dotato di una generosa batteria da 5800 mAh, un valore sopra la media per uno smartphone di fascia medio-alta, soprattutto considerando lo spessore contenuto del dispositivo (7,6 mm). Questo, unito all’efficienza del SoC Dimensity 8350 e all’ottimizzazione software della ColorOS 15, si traduce in un’autonomia molto solida in scenari d’uso reali.

Nei nostri test, il dispositivo è riuscito a superare agevolmente la giornata piena di utilizzo, anche con un uso misto che comprendeva:

  • Navigazione web, social e streaming video

  • Sessioni di gaming moderate (inclusi test a 60 fps)

  • Fotocamera e registrazione video

  • Bluetooth sempre attivo e display impostato a 120 Hz

In condizioni d’uso medio-intenso, il Reno 13 Pro è arrivato a fine giornata con circa il 25-30% di batteria residua. Con un utilizzo più blando (messaggistica, browsing leggero, qualche chiamata), si può tranquillamente coprire fino a due giorni pieni senza necessità di ricarica.

Reno 13 Pro supporta la ricarica rapida SuperVOOC a 80W, capace di portare la batteria dallo 0 al 100% in circa 45 minuti con un caricatore compatibile. Tuttavia, va segnalato che:

  • Il caricatore NON è incluso nella confezione, almeno nella versione europea

  • È possibile acquistarlo separatamente o in bundle promozionali

OPPO Reno 13 Pro

Conclusioni e Prezzo

OPPO Reno 13 Pro è uno smartphone che riesce a distinguersi nella fascia media premium per completezza, equilibrio e ambizione tecnica. Dalla qualità costruttiva al comparto fotografico, passando per l’autonomia e la gestione termica, ogni aspetto è stato curato con attenzione. Il design in vetro scolpito, il teleobiettivo periscopico da 50 MP e gli aggiornamenti garantiti per 5 anni sono caratteristiche rare in questa fascia.

Restano alcuni compromessi:

  • La fotocamera ultra-grandangolare poco incisiva

  • Il throttling che limita le prestazioni nei giochi a 60 fps dopo qualche minuto

  • Alcune scelte discutibili a livello software (bloatware, cartelle pubblicitarie nel drawer)

Nonostante ciò, Reno 13 Pro si presenta come una proposta solida e credibile per chi cerca un dispositivo capace, elegante e longevo.

Lanciato inizialmente a 799,99 €, attualmente è possibile trovarlo:

Un prezzo che lo rende oggi molto più competitivo, e che lo colloca tra le migliori proposte nella fascia tra i 500 e i 600 euro.

OPPO Reno 13 Pro

Sintesi: Pro e Contro

Pro

  • Design ricercato e materiali premium (vetro lavorato, frame in alluminio)

  • Display AMOLED ampio, luminoso e ben calibrato

  • Ottime prestazioni nella quotidianità grazie al Dimensity 8350

  • Teleobiettivo periscopico 3.5x efficace anche in notturna

  • Autonomia eccellente, con ricarica rapida (80W)

  • Software ricco e aggiornamenti garantiti per 5 anni

  • Certificazione IP69 e supporto eSIM

Contro

  • Ultra-grandangolare sottotono, soprattutto in condizioni di luce scarsa

  • Throttling evidente nei giochi a 60 fps

  • Software invadente su alcuni fronti (bloatware, Hot Apps/Games)

  • Manca il caricatore in confezione

Voto Finale: 8/10

Reno 13 Pro è un dispositivo completo, elegante e concreto, che eccelle in autonomia e versatilità fotografica, ma che non riesce a imporsi completamente sul piano prestazionale rispetto ai migliori competitor nella stessa fascia di prezzo, soprattutto considerando l’offerta di ex-flagship oggi acquistabili a cifre simili.

Una scelta molto valida, ma da valutare bene in base alle priorità e alle promozioni disponibili.

🧭 Nota sul voto
La valutazione di 8.0 / 10 è stata assegnata considerando le prestazioni complessive in relazione al prezzo attuale.

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