Dopo aver recensito i Realme 12 Pro e 12 Pro+ nel marzo 2024, torno a provare un medio-gamma Realme, curioso di scoprire quali passi avanti siano stati fatti. Se lo scorso anno la serie 12 Pro aveva introdotto per la prima volta un teleobiettivo ottico nella fascia media, con il Realme 14 Pro l’azienda ha preso una direzione diversa, puntando su innovazioni nel design, prestazioni e autonomia.
Uno dei miglioramenti più evidenti è il passaggio dal processore Snapdragon 6 Gen 1 al Dimensity 7300 Energy, un SoC realizzato con un processo a 4nm che promette maggiore efficienza e stabilità. Anche l’autonomia fa un salto in avanti grazie alla batteria da 6000 mAh, mentre il design si rinnova con un retro termocromatico, capace di cambiare colore in base alla temperatura, e un display curvo con bordi ultra sottili.
Lato fotocamere, invece, si nota un’inversione di tendenza: se il Realme 12 Pro (al momento disponibile ad un ottimo prezzo su Amazon) introduceva un teleobiettivo ottico 2X nella fascia media, accompagnato da un sensore principale e un ultra-grandangolare, il Realme 14 Pro rinuncia al teleobiettivo, mantenendo solo una fotocamera principale Sony IMX882 con OIS, affiancata da un sensore monocromatico da 2 MP.
Questi cambiamenti migliorano davvero l’esperienza d’uso? Il Realme 14 Pro riesce ancora a distinguersi nella fascia media? Scopriamolo!
Periodo di Test: 17 febbraio – 30 marzo 2025
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La confezione del Realme 14 Pro è quella classica del brand, senza sorprese ma con tutto l’essenziale. All’interno troviamo lo smartphone già protetto da una cover in silicone grigia scura, discreta ma ben rifinita, che si adatta perfettamente al profilo curvo del dispositivo. È presente anche il cavo USB-A / USB-C per la ricarica e il trasferimento dati, ma manca il caricabatterie da parete, che in alcuni canali di vendita (come Amazon) può essere incluso come omaggio promozionale.
Realme 14 Pro - Design & Materiali
Sin dal primo tocco, il Realme 14 Pro si distingue per il design raffinato e una costruzione che segna un netto miglioramento rispetto ai modelli precedenti. Se il Realme 12 Pro puntava su una back cover in pelle vegana con elementi dorati, il 14 Pro adotta un look più moderno e minimale, con una finitura che unisce stile e funzionalità.

Il dettaglio più iconico è senza dubbio il retro termocromatico nella colorazione Pearl White, capace di cambiare colore in base alla temperatura. Una scelta estetica interessante, che però potrebbe perdere efficacia nel tempo con l’usura, come specificato dalla stessa Realme. Per chi preferisce un approccio più classico, c’è la variante Suede Grey, con un rivestimento in pelle vegana che migliora il grip e offre un tocco più morbido e premium (come vedremo nella recensione del 14 Pro+).

- Pearl White: 7.55 mm di spessore, 179g di peso
- Suede Grey: 7.79 mm di spessore, 181.5g di peso
Nonostante la batteria da 6000 mAh, il Realme 14 Pro riesce a mantenere un profilo sottile ed elegante: 7.55 mm nella versione Pearl White e 7.79 mm per la variante in pelle vegana. La costruzione è solida e ben assemblata, con un frame in plastica lucida che, seppur meno pregiato rispetto all’alluminio, garantisce leggerezza e una buona ergonomia.
Sul fronte della resistenza, il Realme 14 Pro migliora notevolmente rispetto al predecessore, guadagnando la certificazione IP69, IP68 e IP66, che lo protegge da polvere, immersioni prolungate fino a 2 metri e spruzzi d’acqua ad alta pressione.
Infine, il vetro frontale è protetto da SCHOTT Xensation X-α Glass, una soluzione alternativa ai Gorilla Glass che garantisce resistenza a graffi e cadute.

Display, Audio e Multimedialità
Il Realme 14 Pro è dotato di un pannello AMOLED da 6,77 pollici con risoluzione FHD+ (2392 x 1080 pixel) e supporto al refresh rate a 120 Hz. Il display è leggermente curvo su tutti i lati e offre una luminosità di picco di 4500 nit, risultando perfettamente leggibile anche sotto la luce diretta del sole. Il display supporta inoltre la certificazione HDR10+ e Widevine L1, rendendolo ideale per la fruizione di contenuti in alta qualità su piattaforme come Netflix e YouTube.
Dal punto di vista cromatico, Realme ha migliorato ulteriormente la calibrazione del display, offrendo una copertura 100% DCI-P3 e una profondità di colore a 10 bit. Grazie alla tecnologia PWM Dimming a 3840Hz, inoltre, viene ridotta la fatica visiva durante l’uso prolungato in ambienti scarsamente illuminati.
Sul fronte audio, troviamo altoparlanti stereo con supporto Hi-Res, capaci di offrire un volume elevato e un suono abbastanza bilanciato, seppur privo di bassi particolarmente profondi. Non è presente il jack da 3,5 mm, ma la porta USB-C supporta cuffie digitali ad alta definizione, tra cui codec come LDAC e LHDC 5.0.
Nel complesso, si tratta di un comparto multimediale che si distingue nella fascia media, offrendo un’esperienza di qualità per streaming video, gaming e social media.

Hardware, Gaming e Benchmark
Il Realme 14 Pro è equipaggiato con il MediaTek Dimensity 7300 Energy, un processore octa-core da 4 nanometri che raggiunge i 2,5 GHz e offre un ottimo equilibrio tra potenza e consumi. La GPU Mali-G615 MC2 garantisce buone prestazioni grafiche, sufficienti per la maggior parte dei giochi, anche se con qualche compromesso nei titoli più esigenti in termini di dettaglio.
Il dispositivo è disponibile in due configurazioni di memoria: 8/256 GB e 12/512 GB, entrambe con memorie UFS 3.1 e RAM LPDDR5X, per velocità elevate in lettura e scrittura. La RAM è inoltre espandibile virtualmente fino a 14 GB complessivi, sfruttando parte della memoria interna.

Benchmark
I test benchmark effettuati sul Realme 14 Pro confermano l’ottimo bilanciamento tra efficienza e prestazioni del SoC Dimensity 7300 Energy. Le performance sono coerenti con quelle di un medio gamma moderno, stabile e affidabile anche sotto stress prolungato.

Geekbench 6
Single-Core: 997
Multi-Core: 2820
Rispetto al Realme 12 Pro (861 / 2601), il 14 Pro segna un incremento del +15,8% in single-core e +8,4% in multi-core.
Confrontato invece al 12 Pro+ (1015 / 2970) e al Redmi Note 14 Pro (1014 / 2913), le differenze sono minime: -1,8% in single-core e -5,1% in multi-core, restando comunque vicinissimo.

AnTuTu 10
Punteggio complessivo: 741.219
Rispetto al Realme 12 Pro (588.313) l’aumento è del +26%, mentre rispetto al 12 Pro+ (670.840) si registra un +10,5%.
Anche sul Redmi Note 14 Pro (684.320), il Realme 14 Pro fa meglio: +8,3%, segno di un’ottima ottimizzazione del SoC Dimensity 7300 Energy.

3D Mark Wild Life Extreme Stress Test
Punteggio massimo: 855
Stabilità: 98%
Il Realme 14 Pro supera il 12 Pro+ (806) di circa +6,1%, e anche il Redmi Note 14 Pro (844) con un piccolo margine (+1,3%).
Tutti e tre i modelli mostrano una stabilità eccellente sopra il 98%, ma il 14 Pro ha, seppur minimo, il miglior bilanciamento tra punteggio e costanza.

CPU Throttling
Ho effettuato 3 test:
15 minuti: 77%
30 minuti: 88%
60 minuti: 77%
Il dato a 60 minuti è identico al Redmi Note 14 Pro (77%), mentre rispetto al 12 Pro+ (86%) si osserva un comportamento più conservativo in termini di gestione del calore.
Tuttavia, nel test a 30 minuti, il 14 Pro mostra una delle migliori ottimizzazioni (88%), a pari livello del Realme 12 Pro.

Gaming
Test 1 – Dettagli Medi – 30 FPS
Con Genshin Impact impostato su Qualità Media a 30 FPS, il Realme 14 Pro ha mostrato una certa difficoltà nel mantenere la fluidità perfetta. Il frame rate medio è stato di 29,94 FPS, ma i valori 10% Low (27,82 FPS) e 1% Low (20,41 FPS) rivelano una discreta quantità di micro-scatti e instabilità, specie nelle fasi con più elementi a schermo. La temperatura si è mantenuta sotto controllo (35,2°C), ma l’esperienza visiva è penalizzata dalla necessità di contenere il carico grafico.
Test 2 – Dettagli Molto Bassi (Consigliati) – 30 FPS
Passando al profilo consigliato dal gioco – dettagli molto bassi con limite a 30 FPS – si raggiunge la miglior stabilità possibile. Il frame rate è praticamente bloccato (30,02 FPS medi), con valori 10% Low a 28,99 FPS e 1% Low a 25,78 FPS, garantendo un’esperienza fluida e priva di scatti. Tuttavia, va detto che a questo livello grafico gran parte della profondità visiva e degli effetti estetici del gioco vanno persi, e si compromette significativamente l’impatto visivo di un titolo come Genshin Impact.
Test 3 – Dettagli Molto Bassi – 60 FPS
Con target a 60 FPS, sempre mantenendo i dettagli molto bassi, il Realme 14 Pro si comporta meglio del previsto: 57 FPS medi, ma i valori 10% Low (46,24 FPS) e 1% Low (34,65 FPS) mostrano chiaramente i limiti del SoC quando si cerca una fluidità più elevata. Si percepiscono cali evidenti nelle scene dinamiche o durante i combattimenti complessi. Anche se la temperatura resta sotto controllo (34,7°C), il compromesso tra fluidità e qualità visiva diventa evidente.
Il Realme 14 Pro si posiziona chiaramente come dispositivo pensato per un uso bilanciato, non per il gaming spinto. Realme ha puntato su efficienza, autonomia e stabilità, piuttosto che sulla pura potenza grafica.
Per chi gioca occasionalmente e si accontenta di dettagli bassi, le prestazioni sono più che sufficienti. Ma se l’obiettivo è giocare con effetti avanzati, texture ad alta risoluzione e frame rate stabili sopra i 60 fps, questo non è il dispositivo su cui puntare.

Connettività
Il Realme 14 Pro si comporta molto bene sul fronte connettività, con un pacchetto completo e moderno. Il supporto alle reti 5G è garantito sia in modalità SA che NSA, con prestazioni elevate anche durante le chiamate grazie alla modalità 5G+5G Dual SIM Dual Active, che consente di utilizzare due linee 5G contemporaneamente, senza compromessi in download o stabilità.
È presente la compatibilità con il Wi-Fi 6, che assicura una connessione più stabile e veloce anche in ambienti affollati, come fiere, stazioni o appartamenti con molte reti adiacenti. Durante i test, la velocità in ambienti congestionati si è mantenuta su livelli ottimi, anche grazie alla presenza del sistema di antenne a 360°, che riduce le zone d’ombra quando si tiene il telefono in orizzontale.
Il supporto al Bluetooth 5.4 è un’altra aggiunta apprezzabile, così come la presenza dell’NFC, che funziona perfettamente per i pagamenti contactless e biglietti digitali. Molto comoda la presenza della eSIM, una caratteristica ancora non comune in questa fascia di prezzo.
Infine, le chiamate sono risultate chiare e pulite in ogni condizione, con un’ottima soppressione del rumore ambientale e segnale sempre stabile, anche in zone semi-rurali.

Software e Aggiornamenti
Il Realme 14 Pro è equipaggiato con Android 15 e interfaccia realme UI 6.0, una delle skin Android più mature e versatili. L’esperienza utente si è rivelata fluida e affidabile fin dal primo avvio, con ottime animazioni, gestione intelligente delle risorse e un buon bilanciamento tra estetica e funzionalità.
Durante il periodo di test, ho ricevuto un corposo aggiornamento l’11 marzo (circa 6,64 GB) che ha portato con sé le patch di sicurezza di gennaio 2025 e corretto bug minori. Nulla che compromettesse l’esperienza d’uso, ma è stato positivo vedere un intervento tempestivo da parte del produttore.
Realme garantisce 5 anni di aggiornamenti (3 major update Android + 5 anni di patch di sicurezza), un dato particolarmente competitivo nella fascia media.
Personalizzazione e Funzionalità
La realme UI 6.0 offre una vasta gamma di strumenti per la personalizzazione e la produttività. Tra i più rilevanti:
Smart Sidebar: un pannello laterale intelligente da cui si possono lanciare app in finestra, trascinare testi, file o immagini, oppure accedere rapidamente ai documenti recenti.
Loop Intelligente AI: consente di trascinare contenuti verso i bordi per attivare automaticamente il menu di condivisione contestuale.
Always On Display (AOD) personalizzabile, con possibilità di aggiungere orologi dinamici, notifiche, testi e persino emoji animati.
Gestione avanzata dei temi: con pacchetti scaricabili dal Theme Store, possibilità di cambiare stile di sistema, font, animazioni e perfino l’effetto della scansione impronta.
Modalità Split Screen e finestra flottante rapida, attivabili con gesture multitouch.
Protezione visiva avanzata grazie a PWM dimming e a opzioni come “modalità riposo”, “colore schermo caldo” e gestione della saturazione notturna.
Bloatware e contenuti suggeriti
Uno dei punti deboli del sistema riguarda la quantità di contenuti preinstallati, una problematica che ho riscontrato anche su altri dispositivi del gruppo OPPO/Realme (Find X8, Reno 13 Pro, Realme 14 Pro+). Nello specifico:
Al primo avvio troviamo già installate app come Netflix, Facebook, TikTok, LinkedIn, Booking, Spotify, Amazon Music, Temu e WPS Office. Anche se disinstallabili, è poco elegante per un dispositivo di fascia premium.
Nel drawer app compaiono automaticamente le cartelle “Hot Apps” e “Hot Games”, che suggeriscono software sponsorizzati e contengono pubblicità.
Inoltre, al primo accesso all’App Market di OPPO, viene proposta una lista di app/giochi pre-selezionati per il download.
Fortunatamente, è possibile eliminare tutto con pochi passaggi:
disattivando l’App Market nelle impostazioni, le cartelle “Hot Apps” e “Hot Games” vengono rimosse automaticamente, liberando il drawer da elementi indesiderati.
Nel complesso, il software offre una base solida, ricca e personalizzabile, ma richiede qualche intervento iniziale per pulire l’esperienza.

Realme 14 Pro - Fotocamere
Il Realme 14 Pro adotta una strategia focalizzata sull’essenziale: punta tutto su una singola fotocamera principale di qualità, rinunciando a teleobiettivi o grandangolari di scarsa utilità, scelta che lo differenzia da modelli come il Realme 12 Pro, che invece propone un sistema triplo più articolato.
È presente anche un secondo sensore monocromatico da 2 MP, il cui contributo è trascurabile, mentre il terzo elemento del modulo fotografico è puramente estetico, pensato per riprendere il layout simmetrico del 14 Pro+.
Sul retro troviamo un sensore Sony IMX882 da 50 MP, lo stesso impiegato nel 12 Pro come fotocamera principale, con apertura f/1.8, lunghezza focale equivalente di 26 mm e stabilizzazione ottica dell’immagine (OIS). La resa di questo sensore è ben bilanciata: colori fedeli, buona gamma dinamica e comportamento solido anche in condizioni di luce difficili.
A differenza del 12 Pro, che integra anche un teleobiettivo da 32 MP con zoom ottico 2x, il 14 Pro non ha un modulo dedicato, ma sfrutta la tecnologia 2x In-Sensor Zoom (ISZ) per ottenere ingrandimenti digitali con perdita minima di dettaglio. Il risultato? Un comportamento sorprendentemente buono nel ritratto e nello zoom 2x, pur senza raggiungere la versatilità ottica del modello precedente.

Fiore all’occhiello del comparto è il MagicGlow Triple Flash, una soluzione inedita nella fascia media che utilizza tre LED regolabili per intensità e temperatura colore. Nei ritratti notturni, questa tecnologia consente di ottenere illuminazioni più uniformi, migliorando la resa della pelle e dei colori rispetto ai classici flash singoli.
La fotocamera frontale è da 16 MP, con apertura f/2.4 e fuoco fisso. Sufficiente per selfie rapidi e videochiamate, ma non spicca né per dettaglio né per dinamica.
In ambito video, il Realme 14 Pro registra in 4K a 30 fps, mentre il Full HD arriva a 60 fps. La stabilizzazione è attiva e offre buoni risultati, soprattutto nei piani fissi o nei movimenti leggeri. A differenza del 12 Pro, che usa lo stesso sensore ma limita la 4K solo alla principale, qui non c’è supporto video avanzato per sensori secondari, anche perché, di fatto, non ci sono moduli “pro” aggiuntivi.

Foto Diurne
In condizioni di luce favorevoli, la fotocamera principale del Realme 14 Pro offre risultati di alto livello per un medio gamma. Il sensore Sony IMX882 produce immagini dettagliate, con una resa cromatica equilibrata e una buona gestione delle luci e delle ombre.
Il comportamento dell’HDR automatico è affidabile: entra in azione quando necessario senza stravolgere la scena, recuperando efficacemente le zone in ombra senza bruciare i bianchi. La nitidezza è ben calibrata e non eccessivamente artificiale, mentre il rumore è praticamente assente in ambienti ben illuminati.
L’In-Sensor Zoom 2x, che sfrutta un crop sul sensore da 50 MP, permette di avvicinarsi ai soggetti con una perdita minima di qualità. Nelle foto a soggetti statici o ritratti, il risultato è convincente, anche in confronto a smartphone dotati di veri teleobiettivi 2x.
La messa a fuoco è rapida e precisa, e la latenza tra scatto e salvataggio è ridotta al minimo, ma può capitare, in sessioni prolungate o scattando molto velocemente, di incappare in qualche incertezza/piccolo lag.
Foto Serali
In notturna, il Realme 14 Pro continua a sorprendere positivamente. Riesce, infatti, a catturare scatti puliti e ben bilanciati anche in condizioni di luce molto scarsa. Il livello di dettaglio resta elevato per la fascia di prezzo, e l’intervento della modalità Notte è rapido e poco invasivo, evitando effetti eccessivamente artificiosi.
I punti di forza sono:
buona gestione del rumore digitale, con grana contenuta e uniforme;
luci e insegne urbane ben controllate, senza eccessivi bagliori o flare;
gamma dinamica ampia, che permette di conservare dettagli anche in ombra.
Ovviamente, nei contesti più difficili – soggetti in movimento, aree con forti contrasti o assenza totale di fonti luminose – il sensore mostra i suoi limiti. Ma rispetto al Realme 12 Pro, che montava lo stesso sensore, si percepisce una maturità superiore nell’elaborazione software, con meno rumore e colori più naturali.
Anche lo zoom 2x (basato su crop) resta utilizzabile in notturna: i risultati non sono da flagship, ma restano più che accettabili per social e uso personale.
MagicGlow Triple Flash
Il Realme 14 Pro introduce nella fascia media il MagicGlow Triple Flash, un sistema a tre LED progettato per migliorare la qualità dei ritratti notturni grazie a un’illuminazione più morbida, naturale e controllata.

Disposti simmetricamente attorno alla fotocamera, i tre LED possono variare sia l’intensità luminosa che la temperatura colore, adattandosi automaticamente o manualmente al contesto e ai toni della pelle. Il risultato è una luce meno invadente, più diffusa e con una resa molto più uniforme rispetto a un flash singolo.
Il salto di qualità rispetto ai classici flash singoli è netto: non si tratta solo di “più luce”, ma di luce più gestita, che contribuisce a scatti più gradevoli, specialmente quando si fotografano volti al buio.

Selfie
In condizioni di buona illuminazione, i risultati sono discreti: il soggetto è ben esposto, i colori risultano abbastanza fedeli e l’elaborazione mantiene un buon equilibrio tra nitidezza e morbidezza della pelle. Tuttavia, i limiti del sensore emergono facilmente quando la luce cala: il dettaglio cala rapidamente, il rumore diventa evidente e il range dinamico si riduce in maniera sensibile.
Anche l’effetto bokeh simulato in modalità ritratto è nella media: lo scontorno è accettabile, ma non sempre preciso, soprattutto in presenza di capelli o elementi complessi ai bordi del volto. Non è presente un flash LED frontale, ma lo schermo può fungere da illuminatore con la classica “luce schermo”, utile ma poco potente.
Il software mette comunque a disposizione filtri beauty, levigatura della pelle e opzioni di ritocco AI.
Una fotocamera anteriore funzionale, adatta a chi non fa del selfie una priorità, ma sicuramente migliorabile, specie nel trattamento della scena in notturna o in ambienti misti.
Realme 14 Pro - Video
Sul fronte video, il Realme 14 Pro si comporta in modo convincente, soprattutto con la fotocamera principale. Il dispositivo consente la registrazione in 4K a 30 fps, affiancata da una buona stabilizzazione elettronica e ottica (EIS + OIS), che aiuta a mantenere le riprese stabili anche in movimento. La qualità complessiva delle clip è buona per la fascia di prezzo: i dettagli sono ben mantenuti, la resa cromatica è equilibrata e la gestione dell’esposizione è reattiva nei cambi di luce.
In Full HD, si può registrare fino a 60 fps, ottenendo una maggiore fluidità, utile per vlog dinamici o soggetti in movimento. L’adattamento dell’esposizione è fluido e la messa a fuoco si comporta bene.
I video in notturna sono nella media: il rumore digitale è visibile, i dettagli calano e la stabilizzazione tende a produrre qualche effetto “gelatina” nelle situazioni più estreme.
Sulla camera frontale si è più limitati: è possibile registrare solo fino a 1080p a 30 fps, senza stabilizzazione ottica. I risultati sono sufficienti per videochiamate o brevi clip da condividere sui social, ma non adatti a contenuti più curati.
Il comparto audio, infine, è discreto: il microfono cattura bene la voce in ambienti tranquilli, ma non è presente una funzione di riduzione avanzata del rumore ambientale.

Autonomia e Ricarica
Uno dei principali punti di forza del Realme 14 Pro è senza dubbio l’autonomia. Lo smartphone integra una batteria da ben 6.000 mAh, una capacità ancora rara anche tra i modelli di fascia alta, che si traduce in un’eccellente durata reale.
Durante il periodo di test, il dispositivo ha gestito senza problemi due giornate complete con uso moderato, che include notifiche push attive, social, scatti fotografici, Spotify e navigazione web. Il merito va anche al processore Dimensity 7300 Energy, molto efficiente nei consumi, e alla gestione energetica intelligente della realme UI 6.0.
Sul fronte ricarica, il supporto alla SuperVOOC da 45W permette di ricaricare:
il 50% in circa 36 minuti
il 100% in circa 76 minuti
Numeri inferiori rispetto ai fratelli maggiori dotati di 80W o oltre, ma comunque più che adeguati considerando la capienza della batteria. Manca purtroppo la ricarica wireless, assenza prevedibile nella fascia di prezzo.

Conclusioni, Alternative e Prezzo
Il Realme 14 Pro è uno smartphone che punta sull’esperienza d’uso quotidiana: grande autonomia, display curvo AMOLED ben calibrato, software aggiornato e una fotocamera principale che, pur essendo l’unica realmente valida sul retro, si comporta molto bene grazie al sensore Sony IMX882 con OIS.
Ma nel 2025 questo non basta per emergere se il prezzo non è competitivo. Fortunatamente, lo è: grazie alle offerte di primavera su Amazon, la versione 8/256 GB è disponibile a 299€, mentre la 12/512 GB è venduta a 399€ (o 327€ su PSK Store). A queste cifre, il Realme 14 Pro ritrova un posizionamento sensato, ma va comunque valutato con attenzione rispetto alle alternative concrete.https://amzn.to/3YbmZfn

Alcune alternative
Realme 12 Pro+ – 288€ (8/256 GB su Amazon)
Offre una fotocamera più versatile con teleobiettivo periscopico 3x e zoom ottico reale, pur rinunciando a un po’ di autonomia. Personalmente, lo sceglierei rispetto al 14 Pro se la fotografia è una priorità.POCO X7 Pro – 349€ (12/256 GB su Amazon)
Ha lo stesso sensore fotografico principale ma è spinto dal Dimensity 8400 Ultra, nettamente superiore in prestazioni. Ideale se il gaming è in cima alle vostre priorità. Su altri store potrebbe costare anche meno.Honor 200 – 332€
Con Snapdragon 7 Gen 3, design curato, ricarica 100W e un buon comparto fotografico, rappresenta un’ottima opzione per chi cerca un bilancio tra estetica, prestazioni e versatilità.Redmi Note 14 Pro+ – 303€
Punta su una fotocamera da 200 MP, ricarica a 120W e un design maturo. Una scelta valida per chi vuole qualcosa di più “completo” in ottica scheda tecnica.Motorola Edge 50 Fusion – 266,90€
Offre un’esperienza più “pulita” lato software (quasi Android stock), Snapdragon 7s Gen 2, e un buon comparto hardware. Per chi cerca fluidità e leggerezza, è un’opzione da tenere in considerazione.
Il Realme 14 Pro non è il dispositivo migliore in assoluto in ogni categoria, ma è tra i più coerenti nella fascia sotto i 400€, soprattutto se acquistato in promozione.
È adatto a chi vuole tanta autonomia, buone foto con la principale e un software completo, senza rincorrere prestazioni da gaming o fotocamere multiple.
Se invece:
Cercate zoom ottico → meglio il Realme 12 Pro+
Puntate tutto su prestazioni e reattività → andate su POCO X7 Pro
Volete design premium e equilibrio generale → considerate Honor 200 o Edge 50 Fusion
A prezzo pieno non sarebbe facile consigliarlo. Ma sotto i 330€, oggi è una delle proposte più equilibrate della fascia media.303