Ciao uagliù!
Nonostante sia da poco arrivato in Italia, conosco URBANISTA da diversi anni e ho sempre voluto provare i loro prodotti. Sono da sempre un appassionato di cuffie/auricolari (ne posseggo almeno una cinquantina di paia) e sono sempre alla ricerca del connubio perfetto tra estetica e qualità audio.
Le URBANISTA Miami hanno sicuramente dalla loro il plus dell’estetica, soprattutto in questa colorazione Teal Green, molto elegante ma mai banale, ed è indubbio che nella parte tecnica (connettività, chiamate, ANC), siano di livello. E l’audio? E mica posso dirvi tutto adesso!
Recensione URBANISTA Miami
Scheda Tecnica
Driver unit | 40mm |
Bluetooth Version | 5.0 |
Support Profiles | A2DP1.3/AVRCP1.5/HFP1.6 |
Wireless System | 2,4GHz |
Chipset | BES2300YP |
RF Range | 2.402GHz-2.480GHz |
Speaker | Moving Coil |
Channel balance | ±3 dB |
Frequency range | 20Hz – 20kHz |
Impedance | 32Ω±15% |
Sensibility | 107±3dB @1KHz |
Mic Distance | 0.5M |
Battery Capacity | 750mAh |
Operating time | 40h with ANC on |
Codec | SBC, AAC |
Assistente Vocale | Google, Siri |
Design, Costruzione, ergonomia e controlli
L’esperienza “svedese” comincia dalla confezione, minimale nel design ma ricca nella dotazione, che prevede, oltre le cuffie, una custodia rigida (è un po’ ingombrante ma sicuramente utilissima in viaggio, soprattutto se dovete metterle in valigia), un cavo di ricarica Type-C, un cavo Jack e un adattatore da poter utilizzare, eventualmente, in aereo.
Le cuffie sono costruite egregiamente in ogni loro giuntura ed i materiali plastici restituiscono una sensazione tutt’altro che cheap, anzi, nulla da invidiare ad altri modelli più costosi.
Sotto l’archetto abbiamo uno strato in foam abbastanza morbido che le rende confortevoli anche per sessioni di utilizzo più lunghe. Hanno una “presa” abbastanza stretta quindi, anche se non mi hanno dato alcun fastidio, tempo che per teste più grandi potrebbero essere un problema se utilizzate a lungo.
Anche i padiglioni sono in foam, e risultano davvero molto comodi, hanno una consistenza perfetta, né troppo morbidi né troppo rigidi. All’interno del destro, c’è il sensore di prossimità, per mettere automaticamente in pausa il contenuto che stiamo ascoltando/vedendo. Restando a destra, ma stavolta all’esterno, abbiamo il jack da 3.5mm, un microfono e la pulsantiera per gestire la nostra riproduzione. Il pulsante centrale è chiamato “pulsante di controllo”, con il quale potremo:
- 1 clic: pausa, rispondere e riagganciare alle chiamate
- Pressione prolungata per 2 secondi: rifiutare una chiamata
- 2 clic: assistente vocale
Con i pulsanti laterali, invece, potremo regolare il volume con un singolo clic e cambiare traccia con una pressione prolungata.
Sul padiglione sinistro, invece, troviamo un LED per lo stato di carica, il pulsante funzione, con il quale controlleremo:
- Cancellazione Attiva del Rumore
- Modalità Trasparenza
- Modalità Predefinita
- Accensione e spegnimento
I pulsanti hanno un discreto feedback, con un “click” abbastanza pronunciato. Sono, però, molto a filo con la scocca, rendendo non proprio facilissime le operazioni, soprattutto all’inizio. Con un po’ di abitudine, impareremo a conoscerle meglio e il problema sarà risolto.
URBANISTA Miami – Audio
Musica
In linea di massima le URBANISTA Miami si sentono bene, e potrebbero accontentare una vasta platea di persone. Entrando nel dettaglio, però, ci sono alcune “criticità” che farebbero storcere il naso alle orecchie più esigenti (si, adesso immaginatevi un orecchio che storce il naso!).
Nella playlist sottostante ci sono i brani con cui ho principalmente effettuato i test. Sono di vario genere, e mi hanno aiutato nella comprensione delle capacità di queste cuffie.
I brani che vengono meglio riprodotti sono quelli “pop”, come 1,2 e 5. L’enfasi posta sulle frequenze basse non è una caratteristica che amo particolarmente, ma è indubbio che riesca a rendere ancora più dinamici questi brani, nonostante le frequenze medie e alte non siano particolarmente cristalline.
Sugli altri brani, che nella maggior parte dei casi vengono riprodotti comunque dignitosamente, ho cominciato a notare un paio di “difettucci”. Nel brano numero 3, ad esempio, nel finale si nota una certa distorsione sulle basse/sub-basse presenti. Nella numero 4, molto coinvolgente con queste cuffie, si perdono però un po’ di sfumature nel pattern “bassoso” del pezzo, molto più evidente con cuffie meglio equalizzate. Stessa distorsione avviene nel brano numero 7, non appena entrano i bassi, e nel brano numero 9, soprattutto nel finale. In brani come questi, con sessioni di bassi particolarmente pronunciati, la situazione non migliora abbassando il volume, avremo solamente tutto lo spettro un po’ “ingolfato”. Nella 9 e nella 10, invece, molte si nota il fatto che le cuffie non siano molto aperte e non abbiano una grande spazialità, soprattutto quando ci sono tanti strumenti.
Questa “analisi” è fatta più per chi ha un orecchio abbastanza allenato e preferisce brani più complessi e generi più strumentali o “pesanti”, nel resto dei casi, le URBANISTA Miami non sono cuffie studio e non vogliono esserlo (come altre che lo pretendono senza riuscirci), ma fanno bene il loro lavoro.
Chiamate, ANC e Trasparenza
La situazione è ben diversa quando parliamo della connettività e delle altre funzioni.
In chiamata i microfoni funzionano molto bene e si riescono a portare avanti le conversazioni senza grossi problemi, anche in ambienti affollati, dove riescono a sopprimere abbastanza bene i rumori esterni.
L’ANC è davvero buono (sono riuscito a provarlo anche in aereo in occasione del MWC) e riesce ad attenuare/eliminare gran parte delle frequenze basse. Non lavora benissimo con quelle medio/alte ma, onestamente, è più che soddisfacente per la fascia di prezzo, inutile fare paragoni con cuffie che costano il doppio.
Anche la modalità trasparenza funziona bene, senza particolari pregi o difetti, fa il suo dovere.
URBANISTA Miami – Autonomia
L’autonomia delle URBANISTA Miami è BESTIALE. Ho superato le 40 ore senza ANC e sono arrivato quasi a 38 ore con ANC. Risultati che hanno superato le mie aspettative, ottime.
URBANISTA Miami – Prezzo e Conclusioni
Le URBANISTA Miami sono cuffie che regalano un ottimo colpo d’occhio e che, al netto di pregi e “difetti”, hanno quello che non molti prodotti possono dire di avere: un prezzo ben bilanciato.
Vengono vendute sul sito ufficiale a 149.99€, su Amazon a 148.99€ e, al momento, ci sono anche su Amazon Warehouse a 130€ come nuove. Presto dovrebbe arrivare anche un’app URBANISTA, che le renderebbe ancora più complete (sarebbe stato bello avere un’eq. personalizzabile in alcuni casi).
A chi le consiglio? Alternative?
Le consiglio a chi vuole un prodotto a cui non manchi stile, che non costi eccessivamente e, soprattutto, che ascolti soprattutto musica leggera, pop.
Come alternativa potrei suggerire le Huawei Freebuds Studio, che a volte da Amazon Warehouse scendono proprio sui 150€ (altrimenti, per me, il loro prezzo è troppo alto), oppure le Skullcandy Hesh ANC (recensione a breve), che sono un po’ più “brutte” ma piaceranno sicuramente di più a chi preferisce un bilanciamento più neutro sulle proprie cuffie (e costano un po’ meno).